Le Glorie di Maria (S.Alfonso de Liguori) - Giorno 11
A te ricorriamo, esuli figli di Eva: Quanto è potente Maria nel difendere chi la invoca nelle tentazioni del demonio

Maria non è regina solo del cielo e dei santi, ma anche dell'inferno e
dei demoni, per averli valorosamente sconfitti con le sue virtù. Già fin
dal principio del mondo Dio predisse al serpente infernale la vittoria e
il dominio che la nostra regina avrebbe ottenuto su di lui, quando
annunziò che sarebbe venuta al mondo una donna che lo avrebbe sconfitto:
« Io porrò inimicizia fra te e la donna... ella ti schiaccerà la testa »
(Gn 3,15 Volg.). E chi mai fu questa donna nemica di Satana, se non
Maria, che con la sua mirabile umiltà e la sua vita santa lo vinse e
abbatté costantemente le sue forze? « In quella donna è stata promessa
la madre del Signore Gesù Cristo », attesta san Cipriano. E osserva che
Dio non disse « pongo » inimicizia, ma « porrò », « per indicare che
questa vincitrice non sarebbe stata Eva, allora vivente », ma un'altra
donna della sua discendenza che, dice san Vincenzo Ferreri, doveva
procurare ai nostri progenitori un bene maggiore di quello che essi
avevano perduto con il loro peccato. Maria dunque è stata questa
incomparabile donna forte che ha vinto il demonio e gli ha schiacciato
il capo abbattendo la sua superbia, come il Signore aveva detto: « ella
ti schiaccerà la testa ». Alcuni si domandano se queste parole si
riferiscano a Maria oppure a Gesù Cristo, poiché nella versione dei
Settanta è scritto: « egli ti schiaccerà la testa ». Ma nella nostra
Volgata - la sola approvata e imposta alla nostra fede dal Concilio di
Trento - leggiamo « ella » e non « egli », e così hanno interpretato
sant'Ambrogio, san Girolamo, sant'Agostino, san Giovanni Crisostomo e
moltissimi altri. In ogni caso, però, è certo che o il Figlio per mezzo
della Madre, o la Madre per virtù del Figlio ha sconfitto Lucifero;
sicché il superbo, come dice san Bernardo, « è stato schiacciato e
calpestato sotto i piedi di Maria » e come un prigioniero di guerra «
subisce un'avvilente schiavitù », costretto sempre ad ubbidire ai
comandi di questa regina. Dice san Bruno che Eva facendosi vincere dal
serpente ci apportò la morte e le tenebre, ma la beata Vergine vincendo
il demonio ci apportò la vita e la luce e lo legò in modo tale che esso
non può fare alcun male ai suoi devoti.
E bella la spiegazione
che Riccardo di san Lorenzo dà di queste parole dei Proverbi: « Il cuore
di suo marito confida in lei e non mancherà di spoglie » (Pro 31,11
Volg.) Scrive Riccardo: « Confida in lei il cuore del marito, cioè di
Cristo. E non gli mancheranno spoglie; infatti ella arricchisce il suo
sposo di quelle anime di cui spoglia il demonio ». Dio ha affidato nelle
mani di Maria il cuore di Gesù, affinché sia sua cura farlo amare dagli
uomini, come dice Cornelio a Lapide. E in tal modo non gli mancheranno
spoglie, cioè acquisti di anime; poiché ella lo arricchisce di anime, di
cui spoglia l'inferno, salvandole dai demoni con il suo potente aiuto.
Si sa che la palma è il segno della vittoria; perciò la nostra regina è
stata collocata su un alto trono alla vista di tutti i potentati, come
palma in segno della vittoria sicura su cui possono contare tutti quelli
che si mettono sotto il suo patrocinio: « Quasi palma in Cades
m'innalzai » (Eccli [-- Sir] 24,18 Volg.). « Ossia come una difesa »,
aggiunge il beato Alberto Magno. « Figli, sembra dirci Maria con queste
parole, quando il nemico vi assale, ricorrete a me, guardate me e fatevi
coraggio perché in me, che vi difendo, vedrete nello stesso tempo la
vostra vittoria ». Ricorrere a Maria è dunque un mezzo assolutamente
sicuro per vincere tutti gli attacchi dell'inferno. « La beata Vergine,
dice san Bernardino da Siena, è regina anche dell'inferno e signora dei
demoni, poiché li doma e li abbatte ». Perciò di Maria è scritto che è
terribile contro le potestà dell'inferno, come un esercito ben
'ordinato: « terribile come esercito schierato » (Ct 6,3 Volg.), poiché,
con un ordine mirabile, sa far servire la sua potenza, la sua
misericordia e le sue preghiere a confusione dei nemici e a beneficio
dei suoi servi che nelle tentazioni invocano il suo potentissimo
soccorso. « Io come vite, le fa dire lo Spirito Santo, ho dato frutti di
soave odore » (Eccli [= Sir] 24,23 Volg.). « Dicono che quando la vite è
in fiore, commenta san Bernardo, tutti i serpenti velenosi si
allontanano ». Come dalle viti fuggono tutti i serpenti velenosi, così
fuggono i demoni da quelle anime fortunate in cui sentono il profumo
della devozione a Maria.
Per la stessa ragione la santa Vergine
viene anche paragonata al cedro: « Qual cedro del Libano m'innalzai »
(Eccli [= Sir] 24,17 Volg.). Non solo perché, come il cedro è esente
dalla corruzione, così Maria fu immune da peccato, ma anche perché, dice
il cardinale Ugo di san Caro a questo proposito, « come il cedro con il
suo odore mette in fuga i serpenti, così Maria con la sua santità mette
in fuga i demoni » Per mezzo dell'arca gli Israeliti ottenevano le
vittorie. Così Mosè vinceva i nemici: « Quando l'arca veniva alzata,
Mosè diceva: "Sorgi, Signore, siano dispersi i tuoi nemici" » (Nm
10,35). Così fu vinta Gerico, così furono vinti i Filistei: « poiché
l'arca di Dio era coi figli d'Israele » (1Re [= 1Sm] 14,18 Volg.) «
L'arca che custodisce la manna, cioè Cristo, è la beata Vergine, che
assicura la vittoria contro i malvagi e contro i demoni ». Come
nell'arca si tro vava la manna, così in Maria si trova Gesù, di cui fu
figura la manna e per mezzo di quest'arca si ottiene la vittoria contro i
nemici della terra e dell'inferno. « Quando Maria », arca del Nuovo
Testamento, dice san Bernardino da Siena, « fu innalzata ad essere
regina del cielo, venne indebolita e abbattuta la potenza dell'inferno »
sopra gli uomini. « Quanto i demoni temono Maria » e il suo nome
potente! esclama san Bonaventura. Il santo paragona questi nemici a quei
ladri di cui parla Giobbe: « nelle tenebre irrompono nelle case... se
ad un tratto appare l'aurora la credono un'ombra di morte » (Gb 24,16-17
Volg.). « Così i demoni entrano nell'anima quando è nelle tenebre
dell'ignoranza. Ma appena viene nell'anima la grazia e la misericordia
di Maria, questa bella aurora scaccia le tenebre e i nemici infernali si
danno alla fuga come si fugge davanti alla morte ». Beato chi nelle
battaglie con l'inferno invoca sempre il bel nome di Maria! Fu rivelato a
santa Brigida che Dio ha fatto Maria così potente sopra tutti i demoni,
che, ogni volta che essi assaltano un devoto della Vergine il quale
chiede il suo aiuto, a un suo cenno subito atterriti fuggono lontano,
preferendo veder raddoppiate le loro pene piuttosto che essere dominati
da Maria con la sua potenza. « Come un giglio tra gli spini, così
l'amica mia tra le fanciulle » (Ct 2,2).
Con queste parole lo
Sposo divino lodò la sua amata Sposa, quando la chiamò giglio. Cornelio a
Lapide riflette su questo passo: « Come il giglio è rimedio contro i
serpenti e i veleni, così l'invocazione della beata Vergine è rimedio
singolare per vincere tutte le tentazioni, specialmente quelle di
impurità, come sperimentano quelli che lo praticano ». Diceva san
Giovanni Damasceno e lo stesso può dire chiunque ha la fortuna di essere
servo di questa grande regina: « O Madre di Dio, se spero in te,
certamente sarò salvo. Difeso da te inseguirò i miei nemici e opponendo
loro come scudo la tua protezione e il tuo aiuto onnipotente,
sicuramente li vincerò ». Il monaco Giacomo, citato tra i padri greci,
così parlava al Signore: « Tu ci hai dato in questa Madre la più potente
di tutte le armi per vincere tutti i nostri nemici ». Si narra
nell'Antico Testamento che il Signore guidava il suo popolo dall'Egitto
alla terra promessa « di giorno con una colonna di nube e di notte con
una colonna di fuoco » (Es 13,21). Questa colonna, ora di nube ora di
fuoco, dice Riccardo di san Lorenzo, è figura di Maria e dei due offici
che ella esercita continuamente a nostro favore: « come nube ci protegge
dall'ardore della giustizia divina e come fuoco ci protegge dai demoni
». Colonna di fuoco, aggiunge san Bonaventura, perché « come la cera si
liquefa davanti al fuoco, così i demoni perdono le forze davanti a
quelle anime che si ricordano spesso del nome di Maria, devotamente la
invocano e cercano diligentemente di imitarla ». Come tremano i demoni
al sentir proferire il nome di Maria! « Al nome di Maria ogni ginocchio
si piega e i demoni non solo sono spaventati ma, all'udire tale nome,
sono terrorizzati », afferma san Bernardo. Tommaso da Kempis aggiunge: «
Al nome di Maria i demoni fuggono come inseguiti dal fuoco. Come gli
uomini cadono a terra per timore, quando un tuono dal cielo cade vicino a
loro, così cadono abbattuti i demoni al sentir nominare Maria ».
Quante
belle vittorie su questi nemici hanno riportato i devoti di Maria in
virtù del suo santo nome! Così li vinse sant'Antonio da Padova, così il
beato Enrico Suso, così tanti altri servi fedeli di Maria. Leggiamo
nelle relazioni dei missionari in Giappone che in quel paese apparvero a
un cristiano molti demoni in forma di animali feroci per spaventarlo e
minacciarlo, ma egli disse loro: « Io non ho armi che voi possiate
temere; se l'Altissimo ve lo permette, fate di me quel che volete. In
mia difesa ho soltanto i dolcissimi nomi di Gesù e di Maria ». Aveva
appena detto ciò, che al suono dei temibili nomi la terra si aprì
inghiottendo quegli spiriti superbi Sant'Anselmo attesta per sua
esperienza di aver veduto e udito molti che pronunciando il nome di
Maria sono stati subito liberati da ogni pericolo. « O Maria, esclama
san Bonaventura, glorioso e ammirabile è il tuo nome; quelli che lo
pronunciano in punto di morte non temono l'inferno, poiché i demoni al
sentir nominare Maria subito abbandonano l'anima». Il santo aggiunge che
« i nemici visibili non temono un grande esercito di armati quanto le
potestà dell'inferno temono il nome di Maria e la sua protezione ». « Tu
Signora, dice san Germano, con la sola invocazione del tuo nome
onnipotente rendi sicuri i tuoi servi da tutti gli assalti del nemico ».
Se i cristiani avessero cura nelle tentazioni d'invocare con fiducia il
nome di Maria, è certo che non cadrebbero in peccato. Dice il beato
Alano: « Fugge il demonio e trema l'inferno quando dico: Ave Maria ». La
nostra regina rivelò a santa Brigida che anche dai peccatori più
induriti, più lontani da Dio e più posseduti dal demonio, il nemico
fugge atterrito appena li sente invocare in loro aiuto, con sincera
volontà di emendarsi, il nome di Maria. Ma la Vergine aggiunse che, se
l'anima non si emenda e con il pentimento non allontana da sé il
peccato, subito i demoni ritornano e continuano a possederla.