Radio Maria, vent’anni di successi nell’etere

Due milioni di ascoltatori e la presenza nei cinque continenti.Un caso di sana globalizzazione radiofonica

Un quotidiano nazionale, sempre rispettoso della galassia cattolica, venti anni or sono in chiave garbatamente ironica diede ai suoi lettori notizia di un parroco di Erba lanciatosi nella comunicazione in cerca di spazi, amici e anime da servire o convertire per il tramite di una radio dedicata alla Madonna. Appunto Radio Maria. Un affermato industriale varesino del settore caseario, Emanuele Ferrario, non sorrise leggendo la notizia, anzi si disse che l’idea del parroco poteva essere l’inizio di un cammino lungo, difficile ma di enorme utilità e gratificante quanto può esserlo il servizio in terra di missione da parte di religiosi e laici.

Che cosa sia oggi Radio Maria non pochi lo sanno e comunque la sua storia e la sua attività sono a disposizione dei curiosissimi navigatori del web al sito www.radiomaria.it

A Varesenews interessava invece sapere quanto di varesino, dopo tanti anni, ci fosse ancora nella gestione di Radio Maria: per informare i nostri lettori non abbiamo dovuto fare molta strada perché se l’emittente non ha lasciato né lascerà mai Erba, il suo apparato amministrativo è concentrato a Casciago dove hanno sede, in locali presi in affitto, tutti gli uffici e anche Radio Maria World Family, l’associazione che collega e coordina le emittenti in funzione in quasi tutti i continenti.

Si può affermare che Emanuele Ferrario e i suoi collaboratori hanno dato vita a una sorta di globalizzazione radiofonica che difficilmente potrà essere eguagliata. Ferrario, presidente di Radio Maria , in questi anni ha accumulato un’esperienza organizzativa che è fuori concorso rispetto a quella di altri dirigenti di livello internazionale e ha fatto di Casciago, del nostro territorio, un riferimento mondiale in ambito radiofonico.

La scelta di una localizzazione varesina dell’intero apparato amministrativo venne suggerita dalla necessità di una maggiore disponibilità di tempo che veniva negata dai viaggi quotidiani di dirigenti e collaboratori a Erba. Il Varesotto inoltre è una grande culla del volontariato e sono numerosissimi coloro che prestano la loro opera a favore dell’ emittente i cui introiti sono rappresentati esclusivamente da contributi degli ascoltatori, a loro volta attivi protagonisti di un esemplare impegno missionario.

Oggi i programmi di Radio Maria offrono una gamma di presenze e interventi di notevole livello culturale che in Italia raccolgono ogni giorno una media di ben 2 milioni di ascoltatori.

Di questa attività nazionale ci piace segnalare l’attenzione e lo spazio dedicato ai carcerati, forse i più negletti nella grande schiera degli ultimi; le impegnative trasmissioni loro dedicate ricevono grande consenso oltre che dai familiari anche dalle istituzioni. Anche il rapporto con la maggior parte dei governi degli oltre quaranta paesi in cui le locali Radio Maria funzionano, in genere è molto buono perché è tangibile l’apporto della radio alla crescita sociale.

La famiglia mondiale di Radio Maria raggiunge quotidianamente 50 milioni di persone: lo fa in modo non sempre organico, per esempio in Ungheria per ora l’emittente serve solo l’intera città di Budapest mentre in Africa può coprire solo zone di grandi paesi. Ma è bello pensare che grazie a una sola radiolina collegata ad altoparlanti tante piccole comunità dell’Africa depressa imparino a gestirsi meglio, a istruirsi, a dare un futuro più sereno ai loro bimbi .

È bello pensare che in questa solidarietà abbia un grande ruolo anche il nostro territorio grazie a persone che vogliono silenziosamente costruire pace e bene.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 04 Aprile 2006
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