Sotto il Tuo Manto

Giovedi, 17 luglio 2025 - San Alessio (Letture di oggi)

Chi si lascia dominare dal suo genio, si turba, s'inquieta e si perde d'animo, quando non gli riescono le cose, benché siano di poco rilievo. (San Francesco di Sales)

Devozione alla Bontà di Gesù



S. Geltrude aveva fatto con fervore la Confessione generale. I suoi falli le apparivano così ributtanti che, confusa della propria deformità, corse a prostrarsi ai piedi di Gesù, implorando perdono e misericordia. Il dolce Salvatore la benedisse, dicendo: «Per le viscere della mia gratuita bontà, ti accordo il perdono e la remissione di ogni tua colpa. Ora accetta la penitenza che t'impongo: Ogni giorno, per un anno intero, farai un'opera di carità come se la facessi a me stesso, in unione all'amore con cui mi sono fatto uomo per salvarti e all'infinita tenerezza con cui ti ho perdonato i tuoi peccati».

Geltrude accettò di gran cuore; ma poi, ricordando la sua fragilità, disse: «Ahimé, Signore, non m'accadrà talvolta di omettere questa buona opera quotidiana? Ed allora che dovrò fare?». Gesù insistette: «Come potrai ometterla se è cosa così facile? Io non ti chiedo che un solo passo offerto a tale intenzione, un gesto, una parola affettuosa al prossimo, un accenno caritatevole ad un peccatore o ad un giusto. Non potrai tu, una volta al giorno, alzare da terra una paglia, o dire un Requiem (Eterno riposo) per i defunti? Ora di uno solo di questi atti sarà pago il mio Cuore ».

Consolata da queste dolci parole, la Santa domandò a Gesù se altri ancora potessero aver parte a tale privilegio, compiendo la stessa pratica. «Sì» rispose Gesù. «Ah! quale dolce accoglienza farò, alla fine dell'anno, a coloro che avranno coperto con atti di carità la moltitudine dei loro falli!».

Estratto dalle Rivelazioni di S. Geltrude (Libro IV Capitolo VII) Mediolani, 5 Oct. 1949 Can. los. Buttafava C., E.