Sotto il Tuo Manto

Sabato, 7 giugno 2025 - Sant' Andronico di Perm (Letture di oggi)

Il primo è costituito da un gruppo d'anime contemplative le quali, appartate dal mondo, arderanno davanti a Dio come olocausto. Il loro compito è implorare la divina misericordia per il mondo e, in particolare, chiedere il favore di Dio sull'attività  dei sacerdoti. Con la loro vita d'orazione, queste anime prepareranno l'universo all'ultima venuta di Gesù. Il secondo livello è formato da un altro gruppo d'anime, le quali uniscono alla preghiera le varie opere di misericordia. Si uniranno in congregazione religiosa e avranno il compito di difendere le anime dal male, in primo luogo quelle dei fanciulli. L'orazione e le opere di misericordia rappresentano la missione che tocca a queste anime. È lo scopo della loro consacrazione a Dio. Nella congregazione di cui parlo vi sarà  posto anche per persone poverissime e tutte assieme si uniranno a risvegliare, in questo mondo d'egoisti, l'amore per la misericordia di Gesù. Il terzo livello consiste in un gruppo, vasto più dei precedenti, che si propone di pregare e praticare la misericordia, senza il vincolo dei voti religiosi. Le persone che si associeranno in questo modo parteciperanno al merito anche degli altri gruppi, perché fanno parte della stessa opera. A questo vasto movimento d'anime apparterranno le persone laiche senza una distinzione gerarchica tra loro. Si impegneranno, in particolare, a compiere almeno un'opera di misericordia al giorno. Tuttavia, di opere della misericordia se ne possono compiere, volendo, un grande numero e nelle forme più svariate. Anche il più povero e incapace è sempre in grado di attuarne qualcuna in qualche modo. (Santa Faustina Kowalska)

Sermone 313/G Erfurt 6 Discorso di sant'Agostino vescovo nel natale del martire Cipriano


Le virtù di San Cipriano

1. Ringrazio il Signore nostro Dio, perché si è degnato di concedere a me e a voi che io trascorra questo giorno con voi. Celebriamo in una devotissima assemblea la festa di un martire molto celebre. Gioiello della fede, guida degli Africani e dottore della chiesa, martire verissimo e sincerissimo sia come maestro e che come guida, insegnando quello che avrebbe fatto e facendo quello che aveva insegnato, mandando molti avanti a sé con l'insegnamento, e molti traendo dietro di sé con l'esempio. Ma in lui chi ha realizzato ciò, se non chi lo ha creato? Dio lo ha fatto uomo, fedele e martire: uomo quando l'ha creato, fedele quando l'ha chiamato, martire quando l'ha incoronato. Veneriamo questi martiri senza nessuna incertezza: sono infatti famose e note a tutti le sofferenze che sopportarono per il Signore. Il beato Cipriano è stato inviato come pecora in mezzo ai lupi: castigava i lupi con la parola e, come pastore, si impegnava per le pecore e per le pecore donava il sangue. Ebbe la semplicità della colomba e l'astuzia del serpente 1: con la semplicità della colomba non fece male a nessuno, e con l'astuzia del serpente custodì il proprio capo. I serpenti, quando sono uccisi, espongono ogni spira per proteggere il capo da cui traggono la vita, e lo difendono con grande cura. In che modo san Cipriano ha conservato il capo? Il capo dell'uomo è Cristo 2; dunque ha difeso il capo quando, con il corpo esposto ai persecutori, non ha rinnegato Cristo.

Festeggiare in gioiosa sobrietà

2. [...] pieni di entusiasmo e gioiosi celebriamo la devozione autentica, e ci basti questo, fratelli! Non tormentiamo con i bicchieri quei martiri che i pagani hanno tormentato con le pietre. Vedo, grazie a Dio, questo luogo pieno dell'entusiasmo della vostra assemblea. Forse che adesso non mangiamo - interrogate non il ventre, ma la mente - forse che adesso non beviamo? Il nostro cibo e la nostra bevanda devono essere quelli dell'uomo interiore. L'uomo esteriore, appesantito, schiaccia l'interiore, e per questo il Signore dice: Non appesantite il vostro cuore con la crapula e l'ubriachezza 3, perché con l'ubriachezza i corpi si riempiono e i cuori si appesantiscono. Con quanto impegno dobbiamo evitare queste cose, quando celebriamo le feste dei martiri! Infatti per giungere a quelle corone, costoro disprezzarono le cose che ora sono considerate desiderabili, quando si celebrano le loro solennità. Se dunque amiamo i martiri, seguiamo le orme dei martiri! Imitate colui che amate: questo è il frutto dell'amore, l'orma da seguire. 

 

1 - Mt 10, 16.

2 - 1 Cor 11, 13.

3 - Lc 21, 34.1; Mt 10, 16.