Apocalisse di Esdra

(V libro di Esdra)
Incredulità e disobbedienza
[1, 4] Nei giorni del re Nabucodonosor, la parola del Signore fu rivolta a Esdra figlio di Cusi, dicendo:
[5] "Va', annunzia al mio popolo i suoi crimini, ai suoi figli le iniquità che commisero contro di me, ed essi le comunichino ai figli dei loro figli.
[6] Giacché i peccati dei loro genitori in essi si sono moltiplicati, poiché mi hanno dimenticato e hanno offerto sacrifici a divinità straniere.
[7] Non sono forse io che li ho tratti dalla terra d'Egitto, e dalla casa della servitù? Perché mai non tennero conto di me e disprezzarono i miei consigli?".
[8] Ecco ciò che dice il Signore: "Scuoti i capelli del tuo capo, getta su di essi tutti questi mali: non obbedirono, infatti, alla mia legge; sono un popolo ribelle.
[9] Fino a quando li sopporterò, io che concessi loro così grandi benefici?
[10] Per amor loro ho spodestato molti re; ho precipitato in mare il Faraone, i suoi servi e tutto il suo esercito.
[11] Non è forse per amor vostro che distrussi la città di Betsaida e, più a sud, abbruciai nel fuoco le due città di Tiro e Sidone, e uccisi spietatamente tutti i loro avversari?
[12] Parla e dì loro: Ecco ciò che dice il Signore:
[13] Non sono forse io che vi ho fatto attraversare il mare e ho eretto dei muri a destra e a sinistra? Vi ho dato come capi Mosè e Aronne;
[14] Vi ho dato la luce con una colonna di nube. Queste le meraviglie che ho operato tra voi; e voi mi avete dimenticato, dice il Signore.
[15] Ecco ciò che dice il Signore: La quaglia fu per voi un segno. Vi diedi un accampamento a vostra protezione, e là avete mormorato.
[16] Ho annegato in mare il vostro persecutore e il suo esercito, e il popolo mormorò ancora, proprio lui, a proposito della loro rovina.
[17] Dove sono i benefìci che vi ho dato? Lungo la strada del deserto, affamati e assetati, avete gridato verso di me e avete detto: "Perché ci hai condotto a morire in questo deserto?
[18] Sarebbe stato meglio, per noi, seguitare a servire gli Egiziani, piuttosto che morire in questo deserto".
[19] Io, perciò, ebbi compassione dei vostri gemiti e vi diedi da mangiare la manna; e ne avete mangiato.
[20] Per voi, assetati, spezzai una roccia e scaturirono acque abbondanti; a motivo del caldo creai alberi affinché vi riparassero con il fogliame.
[21] Vi diedi terre fertili, e cacciai i Cananei, i Cetei, i Ferezei, e i Filistei lungi da voi. Che devo ancora fare per voi?
[22] Ecco ciò che dice il Signore: Nel deserto, allorché eravate assetati e a motivo delle acque salmastre bestemmiavate il mio nome,
[23] non me ne indignai ma, gettato un legno nell'acqua, la resi dolce.
[24] Che devo fare per te, Giacobbe? Giuda non volle obbedire. Mi recherò da un'altra nazione, le darò il mio nome: questi, certo, osserveranno i miei precetti.
[25] Sì! Se quelli che mi hanno abbandonato mi domanderanno misericordia, non avrò pietà di loro.
[26] Verrà il tempo in cui mi invocheranno, ma non li esaudirò poiché macchiarono le loro anime, e le loro mani sono imbrattate di sangue. I vostri piedi non sono pigri quando si tratta di spargere il sangue.
[27] No! Non avete abbandonato me, bensì voi stessi.
[28] Ecco ciò che dice il Signore: Non vi ho forse pregato come un padre il proprio figlio, come una madre la sua figlia, come una nutrice amante del suo pargolo?
[29] Voi, infatti, per me eravate un popolo e io per voi un Dio, voi per me dei figli e io per voi un padre.
[30] Lieto vi raccolsi come una gallina i suoi pulcini sotto le ali. Ma ora che farò mai per voi? Parlerò e vi respingerò dalla mia presenza.
[31] Quando mi offrirete sacrifici, distoglierò il mio sguardo; non vi ho comandato giorni di festa, neomenie, sabati e circoncisioni.
[32] Ho mandato a voi i miei servi, i profeti, e voi li accoglieste uccidendoli e facendo a pezzi i corpi degli apostoli. Esigerò il prezzo delle loro anime e del loro sangue, dice il Signore".
Il nuovo popolo
[33] Ecco ciò che dice il Signore onnipotente: "La vostra casa è deserta; vi scaccerò come il vento disperde la paglia.
[34] I vostri figli non avranno eredi, poiché abbandonarono la mia legge e fecero quanto è male ai miei occhi.
[35] Consegnerò le vostre case a un popolo che viene da lontano. Quelli che non ti conoscono crederanno in te, e quelli ai quali non mostrai miracoli, faranno ciò ch'io ho detto.
[36] Costoro non videro i profeti, eppure si ricordano delle loro antiche prescrizioni. Gli apostoli testimoniano davanti a un popolo giunto festante.
[37] Non mi vedono con i loro occhi carnali, ma per mezzo del loro spirito credono, comprendono ciò che ho detto e credono in me.
[38] Padre, volgi glorioso il tuo volto e guarda il popolo che viene da Oriente.
[39] Gli darò come capi Abramo, Isacco Giacobbe, Elia, Enoc, Zaccaria, Osea, Amos, Gioele, Michea Abdia, Sofonia,
[40] Naum, Giona, Mattia, Abacuc, e i dodici angeli con fiori.
[2, 1] Ecco ciò che dice il Signore: Ho fatto uscire il popolo al quale diedi comandamenti che non volle ascoltare, e disprezzò invece i miei consigli.
[2] Si generarono una madre che dice loro: Andatevene, figli! Io sono vedova e abbandonata.
[3] Vi ho allevati con gioia, vi perderò con pianti e lutto, poiché avete peccato davanti al Signore Dio, e al suo cospetto avete commesso l'iniquità.
[4] Ed ora che devo fare per voi, figli miei, io vedova e abbandonata? Andate, figli, a domandare misericordia al Signore, poiché sono nella solitudine.
[5] Ti invoco, Padre, per la madre di coloro che non vollero seguire il tuo testamento,
[6] affinché dia loro la confusione e consegni la loro madre al saccheggio e tra di loro non vi siano più nascite,
[7] siano dispersi tra le nazioni e il loro nome sia cancellato dalla terra, poiché rifiutarono il mio testamento.
[8] Guai a te, Assur, che nascondi presso di te i cattivi! Città malvagia, rammenta quanto ho fatto a Sodoma e Gomorra
[9] la cui regione è sprofondata fino agli inferi. Così tratterò coloro che non mi ascoltarono".
Nuove promesse e avvisi
[10] Ecco ciò che dice il Signore a Esdra: "Annunzia al mio popolo che ho preparato loro da mangiare e darò loro il regno di Gerusalemme, che dovevo dare a Israele,
[11] affinché prendano la loro gloria; darò loro le tende eterne che avevo preparato per esso.
[12] Ristorati dal profumo dell'unguento, non soffriranno né si affaticheranno.
[13] Chiedete e riceverete. Chiedete per voi giorni poco numerosi, affinché i vostri giorni siano diminuiti: il mio regno, infatti, è pronto a venire. Sia desto il vostro spirito.
[14] Chiamo a testimonianza il cielo e la terra: ho tralasciato il male e creato il bene, poiché io vivo, dice il Signore.
[15] Madre buona, abbraccia i tuoi figli e da' loro la gioia. Come una colomba che conduce in giro i suoi piccoli, irrobustisci i loro piedi, poiché io ti ho eletta, dice il Signore.
[16] Farò risorgere i morti dai luoghi ove si trovano e dalle loro tombe, poiché in essi io riconosco il mio nome.
[17] Non temere: ti ho scelto per madre di figli, dice il Signore.
[18] Come aiuto dei miei servi, ti mando Geremia, Isaia e Daniele, e secondo il loro giudizio ti ho santificata. Preparati dodici diversi alberi fruttiferi,
[19] sette fontane fluenti latte e miele, e montagne immense coperte di rose e gigli, che ho destinato per te e per i tuoi figli. Io ho colmato di gioia i figli tuoi.
[20] Fate giustizia alla vedova, giudicate benevolmente il pupillo, assistete il bisognoso, proteggete l'orfano, vestite l'ignudo.
[21] Guarisci il paralitico e il debole, non vilipendere lo zoppo, difendi il cieco e introducilo alla contemplazione della mia gloria.
[22] Convoca tra le tue mura il vecchio e il giovane, custodisci i tuoi figli; gioiscano i tuoi servi e i tuoi figli, e tutti i tuoi godano nella gioia.
[23] Quando troverò i tuoi morti, li risusciterò, osserverò i segni e daròloro i primi posti, quando avrà luogo la mia risurrezione.
[24] Riposatevi un poco: il vostro riposo verrà.
[25] Buona nutrice, nutri i tuoi figli, consolida quelli che hai generato, rendi saldi i loro piedi.
[26] Poiché non è perito alcuno di quelli che ti ho dato; li ricercherò in base al numero che tu hai.
[27] Non turbarti! Io li custodirò. Verranno giorni di ansietà e d'angoscia: gli altri piangeranno e saranno tristi, tu invece sarai allegra e ricca.
[28] Tutte le nazioni ti invidieranno, ma nulla potranno contro di te, dice il Signore
[29] L'universo mi teme; i miei occhi vedono la Geenna.
[30] Gioisci, madre, con i tuoi figli, ed io ti libererò, dice il Signore.
[31] Mi ricorderò dei tuoi figli! Sì, li estrarrò dalle profondità della terra, e farò misericordia poiché io sono misericordioso, dice il Signore.
[32] Consolida i tuoi figli fino a quando verrò. Concedi agli altri la misericordia, giacché le mie fontane straripano e la mia grazia non verrà meno".
[33] Io, Esdra, ricevetti sul monte Hobar un comandamento per Israele, ma egli ha respinto questo comandamento.
[34] A voi che ascoltate e capite, dico: "Aspettate il vostro pastore! Vi concederò il riposo della vostra eternità; vicina è, infatti, la fine del mondo e la diminuzione degli uomini.
[35] Siate pronti per le ricompense del regno. Brillerà per voi una luce eterna; è preparato per voi un tempo eterno.
[36] Fuggite l'ombra di questo secolo, evitate le schiavitù della vostra gloria: invoco la testimonianza del mio Salvatore,
[37]che questo è un comandamento da parte del Signore. Accoglietelo, dandone gloria a colui che vi ha chiamato nei regni celesti.
[38] Alzatevi in piedi, osservate il numero dei segnati per il banchetto.
[39] Si trassero, infatti, dall'ombra del secolo e ricevettero dal Signore splendide tuniche.
[40] Monte di Sion, accogli il tuo numero, racchiudi i tuoi biancovestiti che ti servono nell'obbedienza, avendo adempiuto la legge di Dio.
[41] Un tempo desideravi che giungessero i tuoi figli; ora completa il loro numero, e implora dal Signore l'ordine per la santificazione del popolo che è stato chiamato fin da principio".
[42] Io, Esdra, vidi sul monte Sion una folla così grande che nessuno poteva enumerare.
[43] Lodavano tutti il Signore con canti. In mezzo a essa c'era un giovane alto, più alto di tutti, e poneva una corona sul capo di ognuno; nel mentre ognuno s'innalzava.
[44] Allora io, stupito, interrogai un angelo e gli dissi: "Chi sono costoro?".
[45] Egli mi rispose: "Sono quelli che, deposta la tunica mortale, hanno preso la vita immortale e hanno confessato il nome del Figlio di Dio. Adesso sono incoronati e ricevono le palme".
[46] Domandai all'angelo: "Chi è il giovane che distribuisce loro le corone e le palme?".
[47] Egli mi rispose: "E' lo stesso Figlio di Dio, che essi hanno confessato nel mondo mortale". Io allora presi a lodare e magnificare Dio.
[48] E l'angelo mi disse: "Va' ad annunziare al tuo popolo le tante meraviglie che hai visto da parte del Signore Dio".
(VI libro di Esdra)
Vigilante giustizia di Dio
[15, 1] Annunzia dunque alle orecchie del mio popolo i discorsi profetici ch'io ho posto sulla tua bocca, dice il Signore
[2] Fa' in modo che siano scritti sulla carta poiché sono sicuri e veri.
[3] Non temere le macchinazioni contro di te, né ti turbino quanti manifestano incredulità.
[4] Ogni incredulo morirà nella sua incredulità.
[5] Ecco, dice il Signore, ch'io vi invio malanni su tutto l'orbe terrestre, spada, fame, morte, rovina,
[6] giacché l'iniquità ha stracontaminato tutta la terra, e sono giunte al colmo le loro pestifere azioni.
[7] Il Signore dice:
[8] Non tacerò più le empietà che spudoratamente commettono, non sopporterò più l'iniquo loro agire. Il sangue innocente e giusto grida verso di me, e le anime dei giusti invocano senza posa.
[9] Certo, li vendicherò, dice il Signore, e a quelli chiederò il conto di tutto il sangue innocente.
[10] Eccoche il mio popolo è come un gregge condotto al macello. Non sopporterò più che seguiti ad abitare nella terra d'Egitto:
[11] lo estrarrò con mano forte e braccio alzato; colpirò con piaghe come in passato e rovinerò tutta la sua terra
[12] L'Egitto piangerà, le sue stesse fondamenta saranno colpite da piaghe e da castighi divini.
[13] Piangeranno i contadini per mancanza di sementi e di piante, a causa della calura, della grandine e della peste terribile.
[14] Guai al mondo e ai suoi abitanti:
[15] Si è avvicinata la spada e la distruzione; un popolo darà battaglia a un altro, e nelle loro mani stringevano la spada.
[16] Tra gli uomini dominerà la discordia: gli uni vorranno imporsi agli altri, basandosi sulla loro forza; non si cureranno né del loro re né del principe.
[17] Chi vorrà recarsi in città, non potrà:
[18] a motivo della loro superbia le città saranno sconvolte, le case distrutte, gli uomini intimoriti.
[19] Non si avrà pietà del prossimo, si irromperà nella di lui casa con la spada per saccheggiare i suoi beni a causa della carestia e della grande tribolazione.
[20] Ecco, dice Dio, ch'io raduno tutti i re della terra dall'Oriente a Meridione, dall'Occidente a Settentrione affinché si decidano a ricambiare quanto fu fatto contro di loro:
[21] come a tutt'oggi si agisce contro i miei eletti, così farò anch'io, ricambiando ognuno.
[22] Questo è quanto dice il Signore Dio: la mia destra non avrà pietà dei peccatori, la mia spada non avrà requie sulla terra contro coloro che versano sangue innocente.
[23] Dalla sua collera uscirà un fuoco divoratore delle fondamenta della terra, e brucerà i peccatori come paglia.
[24] Guai a coloro che peccano, e non osservano i miei precetti, dice il Signore,
[25] non avrò compassione di loro. Lungi da me, figli ribelli! Non contaminate il mio santuario:
[26] il Signore, infatti, conosce quanti peccano contro di lui, perciò li darà in potere della morte e della strage.
[27] La terra è già piena di malanni: voi resterete in essi, e Dio non vi libererà poiché avete peccato contro di lui.
[28] Ecco uno spettacolo orribile mostrarsi dall'Oriente.
[29] Le nazioni dei draghi d'Arabia usciranno con un gran numero di carri che, come il vento, si estenderanno su tutta la terra, e quanti ne sentono il rumore saranno atterriti e trepidanti.
[30] I Cormani frenetici e pieni d'ira usciranno come cinghiali dalla foresta, giungeranno con grande potenza, si scontreranno in battaglia con essi e devasteranno parte del territorio degli Assiri.
[31] Vinceranno i draghi, memori della loro origine, e si volgeranno all'inseguimento tallonandoli con grande forza;
[32] mentre quelli, sconvolti e stupiti davanti a quella forza volgeranno in fuga i loro passi.
[33] Dal territorio degli Assiri una spia tenderà loro un agguato e ne eliminerà uno: allora timore e tremore assaliranno il loro esercito e sorgeranno contese tra i loro re.
[34] Ecco nubi da Oriente, da Settentrione e dal Meridione: hanno un aspetto assai brutto pieno di collera e di tempesta;
[35] verranno a collisione l'una contro l'altra e rovesceranno sulla terra un'abbondante tempesta; e la loro tempesta sarà sangue dalla spada al ventre (del cavallo),
[36] dalla coscia di un uomo al garretto del cammello: timore e tremore grande invaderanno la terra.
[37] Quanti vedranno quella collera ne resteranno atterriti, sconvolti dalla paura.
[38] Dopo s'innalzeranno masse di nembi, una parte da Meridione e da Settentrione, un'altra parte da Occidente;
[39] venti impetuosi sbarreranno da Oriente il passo a essi e alla nube che, nella collera, aveva suscitato, e sarà dispersa la tempesta distruggitrice levatasi da Oriente e da Occidente.
[40] Si innalzeranno nubi grandi e possenti, piene di collera e di tempesta per annientare tutta la terra e i suoi abitanti, e per rovesciare una tempesta terribile su ogni luogo elevato e su ogni altura:
[41] fuoco, grandine, spade volteggianti e acqua impetuosa, tanto da riempire abbondantemente d'acqua tutti i campi e tutte le valli.
[42] Saranno demolite le città, i muri, i monti, i colli, gli alberi dei boschi, l'erba dei prati e il frumento.
[43] Nella corsa giungeranno fino a Babilonia e la distruggeranno:
[44] converranno attorno a essa, la circonderanno, rovesceranno su di essa la tempesta e tutta la collera, polvere e fumo s'alzeranno fino al cielo, e tutt'intorno non vi saranno che pianti;
[45] e i sopravvissuti diverranno schiavi degli sterminatori.
[46] E tu, Asia, partecipe della speranza di Babilonia e gloria della sua persona,
[47] guai a te, miserabile, perché ti sei assimilata a lei e hai abbellito le tue figlie per la fornicazione affinché piacessero e si gloriassero dei loro amanti, che altro non bramavano che fornicare con te.
[48] Hai imitato tutte le azioni e le trame di quell'odiosa, per questo Dio dice:
[49] Contro di te manderò castighi: vedovanza, povertà, fame, spada, peste, le tue case saranno devastate.
[50] La gloria della tua potenza sarà avvizzita come un fiore, allorché giungerà il calore inviato contro di te.
[51] Diverrai inferma come una poverella piagata e castigata da altre donne: i tuoi potenti e i tuoi amanti non ti accoglieranno più.
[52] Sarei, forse, stato così geloso a tuo riguardo, dice il Signore,
[53] se in ogni momento non avessi ucciso i miei eletti, esaltandoti, battendo le mani e se, inebriata, non avessi esclamato:
[54] Fai risplendere la bellezza del tuo volto?
[55] Hai in grembo la ricompensa della tuafornicazione, perciò ne sarai ripagata!
[56] Come ti comporti con i miei eletti, così si comporterà Dio con te, consegnandoti in balia del male.
[57] I tuoi figli moriranno di fame, tu di spada, le tue città saranno distrutte, e tutti i tuoi abitanti periranno di spada nei campi;
[58] quelli che si troveranno sui monti periranno di fame, mangeranno le proprie carni e berranno il proprio sangue, dalla fame di pane e dalla sete di acqua.
[59] Verrai, infelice, per i mari e non avrai che malanni.
[60] I passanti si getteranno contro la città distrutta, rovineranno parte della tua terra e stermineranno parte della tua gloria, e faranno poi ritorno a Babilonia distrutta.
[61] Rasa al suolo, sarai per loro come la paglia, ed essi saranno per te come il fuoco:
[62] divoreranno te e le tue città, la tua terra e i tuoi monti, i tuoi boschi e ogni albero da frutta.
[63] Prenderanno prigionieri i tuoi figli, faranno bottino del tuo tesoro e distruggeranno lo splendore del tuo volto.
Prove per i giusti e castighi per gli empi
[16, 1] Guai a te, Babilonia e Asia! Guai a
[2] te Egitto e Siria! Indossate sacchi e cilici, piangete i vostri figli, e rattristatevi,
[3] poiché è vicina la vostra disfatta. Su di voi fu mandata la spada, e chi mai la potrà distogliere?
[4] Su di voi è stato mandato il fuoco, e chi mai lo potrà spegnere?
[5] Su di voi furono mandati malanni, e chi mai li potrà distogliere?
[6] V'è, forse, uno che può distogliere, nel bosco, un leone affamato, o spegnere un fuoco divampante
[7]nella paglia? V'è, forse, uno che può deviare una freccia scoccata da un robusto arciere?
[8] Il Dio potente invia malanni: chi li può arrestare?
[9] Dalla sua collera scaturì fuoco: chi lo può spegnere?
[10] Scaglia folgori: chi non avrà paura? Fa echeggiare troni: chi mai non ne sarà atterrito?
[11] Il Signore minaccia: chi non resterà totalmente confuso al suo cospetto?
[12] Tremò la terra e le sue fondamenta, il mare fu scosso in profondità, le sue onde e i suoi pesci furono sconvolti al cospetto del Signore e della gloria della sua potenza.
[13] La sua forte destra ha teso l'arco, vengono da lui scoccate acute frecce; non falliranno allorché inizieranno a essere scagliate sulla terra.
[14] Ecco, vengono gettati malanni, che non faranno ritorno fino a quando non avranno raggiunto la terra.
[15] S'accenderà un fuoco, che non si spegnerà fino a quando non avrà consumato le fondamenta della terra.
[16] Come una freccia scoccata da un robusto arciere non ritorna indietro, così non avranno ritorno i malanni mandati sulla terra.
[17] Guai a me, guai a me! In quei giorni, chi mai mi libererà?
[18] Principio di dolori e di molti gemiti, inizio di fame e di strage, principio di guerra: i forti avranno paura; sarà l'inizio dei malanni, e tutti saranno trepidanti!
[19] Che fare quando sopraggiungeranno questi mali?
[20] Ecco, la fame, la calamità, la tribolazione e l'angustia: sono flagelli inviati per l'emendamento.
[21] Ma nonostante tutto ciò non si convertiranno dalle loro iniquità, né si ricorderanno sempre dei flagelli.
[22] Ecco: il prezzo dei viveri sarà basso sulla terra, tanto che la gente penserà che sia giunto il regno della pace; ma proprio allora si scateneranno malanni su tutta la terra: spada, fame, confusione grande.
[23] La fame ucciderà molti sulla terra, gli altri saranno sterminati
[24] dalla spada che succederà alla fame, e i morti saranno gettati via come lo sterco. Nessuno li rimpiangerà; la terra sarà, infatti, deserta e le sue città distrutte.
[25] Non vi sarà alcuno che coltivi la terra, nessuno la seminerà.
[26] Gli alberi daranno frutta, ma chi la raccoglierà?
[27]L'uva maturerà, ma chi la calcherà? Ovunque non vi sarà che solitudine.
[28] Invano un uomo bramerà vederne un altro o sentirne la voce.
[29] In una città, ne resteranno vivi dieci, in un villaggio due, che si celeranno in densi cespugli e nelle fessure delle rocce.
[30] Come sugli ulivi di un oliveto, qua e là sugli alberi sono lasciate tre o quattro olive,
[31] e come in una vigna vendemmiata, qua e là sono lasciati dei grappoletti da quelli stessi che ripassano con diligenza la vigna,
[32] così in quei giorni, da quelli che metteranno sossopra la loro casa con la spada, saranno lasciate indietro tre o quattro persone.
[33] La terra sarà deserta, i campi abbandonati; nelle vie e nei sentieri spunteranno spine perché nessuno più le frequenterà.
[34] Piangeranno le vergini prive di sposo, piangeranno le donne senza marito, piangeranno le loro figlie prive d'aiuto:
[35] gli sposi cadranno in guerra, gli uomini saranno sterminati dalla fame.
[36] Udite queste cose e conoscetele, servi del Signore.
[37] Ecco, la parola del Signore: accoglietela! Non abbiate dubbi su di essa; il Signore ha detto:
[38] Ecco i mali si avvicinano; non tardano.
[39] Come una donna incinta che al nono mese partorirà suo figlio, avvicinandosi l'ora del parto, due o tre ore prima, è colpita da dolori, e quando il figlio sta per uscire i dolori non si arrestano un istante,
[40] così i mali non tarderanno a venire sulla terra: il mondo gemerà attanagliato dai dolori.
[41] Udite la parola, popolo mio! Preparatevi alla lotta, e tra i mali siate quaggiù come pellegrini.
[42] Chi vende sia come colui che fugge;chi compera sia come colui che sta perdendo.
[43] Chi si dà al commercio sia come colui che non ne ricaverà guadagno; chi costruisce sia come colui che non vi abiterà.
[44] Chi semina sia come colui che non mieterà; chi pota la vite sia come colui che non vendemmierà.
[45] Quelli che si sposano siano come quelli che non avranno figli; quelli che non si sposano siano come se fossero vedovi.
[46] Pertanto quelli che si affaticano, si affaticano senza motivo.
[47] I frutti, infatti, (dei loro lavori) li mieteranno degli stranieri: ruberanno il loro patrimonio, metteranno a soqquadro le case e faranno prigionieri i loro figli, che nella prigionia e nella fame genereranno figli.
[48] V'è chi commercia rapinando allo scopo di abbellire città e case, i suoi possedimenti e la propria persona:
[49] e io tanto più infierirò furioso contro di lui a causa dei suoi peccati, dice il Signore.
[50] Come una moglie degna e molto brava va in collera per una prostituta,
[51] così la giustizia infierirà furiosa contro l'iniquità che vuol rendersi piacente, e l'accuserà pubblicamente quando verrà colui che scruta sulla terra ogni peccato.
[52] Perciò non conformatevi né a lui né alle sue azioni:
[53] ancor poco, infatti, e l'iniquità sarà eliminata dalla terra e regnerà su di voi la giustizia.
[54] Il peccatore non affermi di non avere peccato; carboni infuocati attizza sul proprio capo colui che afferma: "Non ho peccato al cospetto di Dio e della sua gloria".
[55] Ecco, il Signore conosce tutte le azioni degli uomini, i loro disegni, i loro pensieri e il loro cuore.
[56] Disse, infatti: Sia la terra! e fu fatta; Sia il cielo! e fu fatto;
[57] e con la sua parola creò le stelle e ne conosce il numero.
[58] Colui che scruta gli abissi e i loro magazzini, colui che ha misurato il mare e il suo contenuto,
[59] colui che ha racchiuso il mondo tra le acque e, con la sua parola, ha sospesa la terra sulle acque,
[60] colui che ha steso il cielo come la volta di una stanza e gli ha posto le fondamenta nelle acque,
[61] colui che ha posto nel deserto fonti di acque e in cima ai monti ha posto laghi per mandare rivoli dall'alto ad abbeverare la terra,
[62] colui che ha plasmato l'uomo e gli ha messo un cuore in mezzo al corpo e gli ha infuso lo spirito, la vita e l'intelletto,
[63] l'alito di Dio onnipotente che tutto ha fatto e scruta tutti i più reconditi nascondigli della terra,
[64] questi ben conosce ogni vostro disegno, sa ciò che pensate in cuor vostro allorché peccate e volete nascondere i vostri peccati.
[65] Perciò il Signore certamente scruterà a fondo tutte le vostre azioni, metterà tutto allo scoperto,
[66] e sarete confusi allorché davanti a tutti gli uomini appariranno i vostri peccati e le vostre iniquità: in quel giorno, questi saranno i vostri accusatori.
[67] Che farete? Come potrete nascondere i vostri peccati al cospetto di Dio e dei suoi angeli?
[68] Ecco Dio giudice, temetelo! Finitela di peccare, dimenticatevi di seguitare a perpetuare le vostre iniquità; e Dio vi libererà, vi trarrà fuori da ogni tribolazione.
[69] Ecco che contro di voi s'accende la collera di una folla numerosa: qualcuno di voi sarà preso con la forza e costretto a cibarsi di carni sacrificate agli idoli;
[70] chi acconsentirà sarà maltrattato, disprezzato e deriso.
[71] In vari luoghi delle città vicine ci sarà, infatti, una grande insurrezione contro coloro che temono il Signore:
[72] saranno come delle persone impazzite che devastano e derubano coloro che temono Dio, senza avere pietà di alcuno;
[73] devasteranno e deruberanno i loro beni, e li scacceranno dalle loro case.
[74] Allora apparirà la prova dei miei eletti, e l'oro purificato dal fuoco.
[75] Udite, miei diletti, dice il Signore. Ecco i giorni della tribolazione, ma da essi vi libererò.
[76] Non abbiate paura, non esitate! Dio è la vostra guida.
[77] Chi osserva i miei comandamenti e i miei precetti, dice il Signore, non sarà sopraffatto dai suoi peccati.
[78] Guai a coloro che sono avvinti dai loro peccati, nascosti dalle loro iniquità! Il campo avvinto da una selva, nel quale la semente è nascosta da spine e per il quale non può transitare alcuno, sarà eliminato e destinato a essere divorato dal fuoco.