Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 6 giugno 2025 - San Norberto (Letture di oggi)

Se le confessioni non fanno frutto, c'è molto da temere, che se non sono sacrileghe siano almeno nulle. Bisognerà  allora scandagliare il proprio cuore cercarvene la ragione, se v'è mancanza di esame, di dolore o di altro, e fate quindi una buona confessione, troncate ogni legame che vi possa tenere avvinti al demonio. (San Giovanni Bosco)

Testamento di Dan


I.  

[1] Copia delle parole di Dané che disse ai suoi figli all'estremo dei suoi giorni, all'età di centoventicinque anni.  
[2] Chiamò la sua famiglia intorno a sé e disse: "Ascoltate, figli di Dané le mie parole, fate attenzione alle parole di vostro padre.  
[3] Io ho provato nel mio cuore e in tutta la mia vita che la verità accompagnata da giustizia di opere é cosa bella e cara a Dio e che la menzogna e l'ira sono cose cattive, perché insegnano all'uomo ogni malvagità.  
[4] Oggi vi confesso, figlioli miei, che nel mio cuore io decisi la morte di Giuseppe, uomo buono e veritiero.  
[5] Gioii della sua vendita, perché il padre lo amava più di noi.  
[6] Infatti lo spirito dell'invidia e della vanagloria mi diceva:Anche tu sei suo figlio.  
[7] E uno degli spiriti di Beliar mi aiutava dicendo: Prendi la spada e con questa uccidi Giuseppe; così, una volta morto, il padre amerà te.  
[8] Quello che mi persuadeva così era lo spirito dell'ira. Come un leopardo succhia un capretto, così (l'ira) mi aveva messo dentro di succhiare Giuseppe.  
[9] Ma il Dio dei miei padri non permise che cadesse nelle mie mani, perché lo trovassi solo e lo uccidessi, facendo così scomparire il secondo scettro di Israele.

II.  

[1] E ora, figlioli miei, ecco io sto morendo e in verità vi dico che, se non vi guarderete dallo spirito della menzogna e dell'ira, e non amerete la verità e la longanimità, perirete.  
[2] L'ira infatti é un accecamento e non lascia guardare il volto di nessuno secondo verità.  
[3] Che si tratti del padre o della madre, essa si rivolge loro come a nemici; se é un fratello, non lo riconosce; se é un profeta del Signore, non presta ascolto; se é un giusto, non ci bada; se é un amico, non lo riconosce.  
[4] Perché lo spirito dell'ira getta intorno a lui la rete dell'inganno, accieca i suoi occhi, attraverso la menzogna ottenebra la sua mente e gli dà il suo modo di vedere le cose.  
[5] Con che cosa irretisce i suoi occhi? Con l'odio del cuore contro i suoi fratelli accompagnato dall'invidia.

III.

[1] L'ira infatti é cattiva, figlioli miei, così da diventare anima per l'anima.  
[2] Essa fa suo il corpo dell'irato, ne signoreggia l'anima e dà al corpo forza per commettere ogni trasgressione.  
[3] E quando il corpo ha fatto tutto ciò, anche la sua anima giustifica ciò che ha commesso, perché non vede rettamente.  
[4] Per questo l'irato, se ha la capacità, ha nell'animo una forza triplice: una gli viene dall'aiuto dei suoi sottoposti, una seconda dalla ricchezza, (con la quale) convince e si impone ingiustamente  
[su di lui], in terzo luogo, ha la forza naturale, con la quale perpetra il male.  
[5] Se poi colui che é adirato é debole, ha una forza doppia accanto a quella naturale; l'ira gli viene in aiuto in ogni occasione con la trasgressione.  
[6] Questo spirito insieme con la menzogna procede sempre dalla destra di Satana, cosicché le sue azioni sono nella crudeltà e nella menzogna.

IV.  

[1] Riconoscete, dunque, la potenza dell'ira, che é vana.  
[2] Prima eccita attraverso la parola; poi rende forte l'adirato attraverso le opere, turba la sua volontà con l'amarezza di ciò che perde, e così tiene desta la sua anima con grande ira.  
[3] Quando uno parla contro di voi, voi non lasciatevi muovere all'ira e se uno vi loda dicendo che siete santi, non vi inorgoglite. Non lasciatevi trasportare né alla gioia né all'amarezza.  
[4] Per prima cosa infatti (l'ira) accarezza l'udito e così spinge la mente a pensare a qualcosa di irritante; poi, quando uno é adirato, pensa che sia giusto adirarsi.  
[5] Se vi capita qualche danno o perdita, figlioli, non agitatevi, perché é proprio questo spirito che fa sì che desideriate ciò che avete perso, affinché attraverso il desiderio cadiate nell'ira.  
[6] E se qualcuno, volontariamente o involontariamente, vi provoca un danno, non vi addolorate; é dal dolore infatti che nasce l'ira insieme con la menzogna.
[7] L'ira insieme con la menzogna é un male dalla doppia faccia, e si uniscono insieme per turbare il cuore. Quando poi un'anima é turbata in continuazione, il Signore si allontana da lei e la signoreggia Beliar.

V.  

[1] Osservate, dunque, figlioli miei, il comandamento del signore. Osservate la Sua legge. State lontani dall'ira, odiate la menzogna affinché il Signore abiti in voi e fugga da voi Beliar.  
[2] Parlate la verità ciascuno col suo prossimo, e non cadrete nell'ira e nei turbamenti, ma starete in pace e avrete il Dio della pace, né alcuna guerra vi vincerà.  
[3] Amate il Signore in tutta la vostra vita e fra di voi con cuore sincero.  
[4] Io so che negli ultimi giorni abbandonerete il Signore, vi adirerete contro Levi, vi schiererete contro Giuda, ma non li potrete sopraffare, perché un angelo del Signore li guida entrambi, ché é su di essi che poggerà Israele.  
[5] Quando vi allontanerete dal Signore, procedendo in ogni malvagità, commetterete le abominazioni delle genti, fornicando con donne di "senza legge". In ogni azione malvagia agiranno in voi gli spiriti dell'errore.  
[6] Lessi infatti nel libro di Enoc il Giusto che il vostro principe é Satana e che gli spiriti della malvagità e della superbia saranno a disposizione dei figli di Levi, per farli peccare davanti al Signore.  
[7] I miei figli si avvicineranno a Levi e peccheranno insieme a loro in tutto, mentre i figli di Giuda, pieni di avidità, rapiranno i beni altrui come leoni.  
[8] Per questo sarete condotti  [con loro] in prigionia e lì riceverete tutti i colpi dell'Egitto, sarete oggetto di tutta la malvagità delle genti.  
[9] Così, ritornati al Signore, troverete misericordia; vi condurrà al Suo santuario e vi darà la pace.  
[10] Sorgerà per voi dalla tribù  [di Giuda e] di Levi la salvezza del Signore. Sarà lui stesso infatti che farà guerra a Beliar, farà vendetta eterna dei vostri nemici.  
[11] Libererà i prigionieri dalle mani di Beliar,  [cioé le anime dei santi,] rivolgerà i cuori infedeli verso il Signore; darà a coloro che lo invocano la pace eterna. 

[12] Riposeranno nell'Edem i santi e della nuova Gerusalemme gioiranno i giusti,   [questa é la gloria eterna di Dio].  
[13] Mai più Gerusalemme subirà devastazione, né Israele sarà condotto in schiavitù, perché il Signore starà in mezzo di essa   [vivendo con gli uomini]. Il Santo in Israele regnerà su di essa   [in umiltà e in povertà e chi crede in lui regnerà in verità nei cieli].

VI.  

[1] E ora temete il Signore, figlioli miei, e guardatevi da Satana e dai suoi spiriti.  
[2] Avvicinatevi a Dio e all'angelo che intercede per voi, perché é mediatore fra Dio e gli uomini e per la pace di Israele si ergerà di fronte al regno del nemico.  
[3] Per questo il nemico cerca di far inciampare tutti coloro che invocano il Signore.
[4] Egli sa infatti che il giorno in cui Israele si convertirà, il regno del nemico sarà annientato.  
[5] E' infatti lo stesso angelo della pace che dà forza a Israele, perché non precipiti nell'ultimo dei mali.  
[6] Durante il tempo in cui Israele trasgredirà la Legge, il Signore <non> si allontanerà da loro e li tramuterà in un popolo che cerca la sua volontà, cosicché nessun angelo sarà pari ad esso.  
[7] Il suo nome sarà Israele dappertutto,  
[anche tra i pagani].  
[8] Guardatevi, dunque, figlioli miei, da ogni opera malvagia rigettate da voi l'ira e la menzogna, amate la verità e la longanimità.  
[9] Tutto ciò che avete ascoltato da vostro padre, trasmettetelo anche ai vostri figli,  
[affinché vi accolga il Salvatore delle genti: egli infatti é veritiero e longanime, mite ed umile e insegna con le opere la Legge del Signore].  
[10] State, dunque, lontani da tutta l'ingiustizia e aderite alla giustizia di Dio; così la nostra stirpe sarà salva per sempre.  
[11] Seppellitemi vicino ai miei padri".

VII.  

[1] Detto questo, li baciò e si addormentò di un bel sonno.  
[2] I suoi figli lo seppellirono e dopo riportarono in patria le sue ossa <e le deposero> dove erano Abramo, Isacco e Giacobbe.  
[3] [Ma Dan aveva profetizzato loro che si sarebbero dimenticati del loro Dio e che sarebbero stati privati della terra della loro eredità, della stirpe d'Israele e della famiglia del loro seme].