CAPITOLO XXXIV. - COME IL SIGNORE ACCETTO' L'OFFERTA DI QUESTO LIBRO

La Monaca che aveva redatto questo libro pensò di offrirlo a Dio in
lode eterna e nascondendolo in una manica a insaputa di tutti, andò a
comunicarsi per poi presentarlo a Gesù. Mentre stava inginocchiata alla
balaustra, divotamente china, Geltrude vide il Signore lanciarsi verso
di lei nell'impeto di un amore infinito, circondarla col braccio e
dirle con effusione: « Io
penetrerò con la dolcezza del mio divino amore e renderò feconde tutte
le parole del libro che mi è offerto, perchè è stato scritto, in
verità, sotto l'influsso del mio spirito. Chiunque, con umile cuore,
verrà a me e vorrà leggere queste pagine con desiderio del mio amore,
lo prenderò a me vicino e segnerò a dito i passaggi che gli torneranno
utili. Inoltre m'inchinerò su lui con bontà grande, e come l'alito di
colui che ha gustato cibi profumati si diffonde su coloro che
l'avvicinano, tosi il soffio della mia Divinità, opererà nell'anima sua
effetti salutari. Ma colui che, spinto da vana curiosità, vorrà
scrutare o falsare il senso del libro, lo tratterò come un insolente
che oserebbe chinarsi per leggere al di sopra delle mie spalle: non
sopporterò nè il suo peso fastidioso, nè la sua presenza, ma lo
confonderò con la mia forza divina ».