CAPITOLO XXXIII. - RACCOMANDAZIONE DI QUESTO LIBRO

Quando questo libro fu terminato Gesù apparve a Geltrude. Teneva il
libro stretto al Cuore e disse: «Stringo il mio libro al seno, perchè
tutte le parole che contiene siano penetrate, fino al midollo dalla
dolcezza della Divinità, come un boccone di pane fresco è penetrato
dall'idromele. Chi leggerà questo libro con divozione, ne ritrarrà
frutti di eterna salvezza »:
Geltrude chiese allora al Signore la grazia di preservare quell'opera a
suo onore e gloria da qualsiasi errore. Gesù, stendendo la mano,
tracciò sul libro il segno della Croce e disse: « Come nella S. Messa opero la
transustanziazione del pane e del vino nel mio Corpo e Sangue per la
salvezza degli uomini, così santifico, in questo momento, con la mia
celeste benedizione, tutto quello che è scritto in questo volume,
perché tutti coloro che lo leggono vi trovino la salvezza
». E aggiunse: « La
persona che ha scritto il mio libro ha fatto opera a me così gradita,
come se mi avesse circondato di tanti flaconi di profumo quante sono le
lettere ivi tracciate. Tre cose mi piacciono specialmente nel libro. Vi
gusto la dolcezza inesprimibile del divino amore, sorgente unica di
tutto quanto contiene; vi respiro il gradito profumo che diffonde la
buona volontà della persona che l'ha scritto, infine mi rallegro di
vedervi riflessi, quasi ad ogni pagina, gli effetti della mia infinita
bontà. Come il mio amore ti ha ispirato quanto vi è scritto, così lo
stesso amore le ha impresse nella memoria di colei alla quale tu le hai
raccontate. Ella le ha raccolte, disposte, scritte secondo i miei
desideri. Voglio che il mio libro abbia per copertina la mia santissima
vita e per ornamento i gioielli rosseggianti delle mie cinque Piaghe.
La mia bontà divina lo suggellerà coi sette sigilli dei doni dello
Spirito Santo, in modo che nessuno possa giammai strapparlo dalle mie
mani ».