CAPITOLO XVIII.- DELL'EFFETTO DEL GRANDE SALTERIO

Mentre la Comunità recitava il salterio, che è soccorso potente alle
anime purganti, Geltrude che pregava fervorosamente perchè doveva
comunicarsi; chiese al Salvatore per quale motivo il salterio era così
vantaggioso alle anime dei purgatorio e gradito a Dio. Le sembrava che
tutti quei versetti e orazioni annesse, dovessero generare noia più che
divozione.
Rispose Gesù: « L'ardente
amore che ho per la salvezza delle anime, fa sì che io dia tanta
efficacia a questa preghiera. Sono come un re che tiene chiusi in
prigione alcuni suoi amici, ai quali darebbe volentieri la libertà, se
la giustizia lo permettesse; avendo in cuore tale eccelsa brama, si
capisce come accetterebbe volentieri il riscatto offertogli dall'ultimo
dei suoi soldati. Così io gradisco assai quanto mi è offerto per la
liberazione di anime che ho riscattate col mio sangue, per saldare i
loro debiti e condurli alle gioie a loro preparate da tutta l'eternità.
Geltrude insistette: « Ti torna dunque gradito l'impegno
che s'impongono coloro che recitano il salterio? ». Egli rispose: « Certamente. Ogni volta che
un'anima è liberata da tale preghiera, si acquista un merito come se
avessero liberato Me dalla prigione. A tempo debito, ricompenserò i
miei liberatori, secondo l'abbondanza delle mie ricchezze ».
La Santa chiese ancora: « Vorresti dirmi, caro Signore, quante anime
accordi a ciascuna persona che recita l'ufficio? » e Gesù: « Tante
quante ne merita il loro amore » Poi continuò: «La mia infinita bontà
mi porta a liberare un numero grande di anime; per ciascun versetto di
questi salmi libererò tre anime ». Allora Geltrude che, per la sua
estrema debolezza non aveva potuto recitare il salterio, eccitata
dall'effusione della divina bontà, si sentì in dovere di recitarlo col
più grande fervore. Quand'ebbe terminato un versetto, domandò, al
Signore quante anime la sua infinita misericordia avrebbe liberato.
Egli rispose: « Sono così soggiogato dalle preghiere di un'anima
amante, che sono pronto a liberare ad ogni movimento della sua lingua,
durante il salterio, una moltitudine sterminata di anime ».
Lode eterna ne sia a Te, dolcissimo Gesù!