Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 4 luglio 2025 - Sant´Elisabetta di Portogallo (Letture di oggi)

Gesù Cristo, con gli occhi della sua misericordia, guardò fissamente il genere umano malato, e questo fu il segno della nostra salvezza; si avvicinò a noi, prese su di sé la nostra infermità , salì sulla croce e lì, nel fuoco ardente della sua passione, consumò e distrusse i nostri peccati. (Sant'Antonio di Padova)

CAPITOLO XVII. - LIBERAZIONE DI ALCUNI PARENTI DELLA COMUNITA'


Nella domenica in cui si faceva memoria dei parenti defunti della comunità, Geltrude, dopo di avere ricevuto la S. Comunione, offerse al Signore l'Ostia Santa, in suffragio di quelle anime. Ben presto ne vide una moltitudine salire da luoghi bassi e tenebrosi: esse erano numerose come le scintille che sfuggono dal fuoco. Alcune sembravano stelle, altre avevano forma diversa.

Geltrude chiese se, in quella folla, ci fossero soltanto i parenti delle monache. Rispose Gesù: « Io sono il vostro parente più prossimo, sono padre, fratello, sposo: tutti i miei amici sono dunque vostri congiunti; non voglio quindi che li dimentichiate; quando pregate per i vostri consanguinei; appunto per questo, essi si trovano fra loro». Da quel punto ella decise di pregare piuttosto per gli amici del Signore che per i suoi parenti.

Il giorno dopo alla Messa, fatta l'oblazione dell'Ostia, Geltrude intese queste parole di Gesù: « Abbiamo consumato il banchetto con coloro che erano presenti: mandiamo ora delle porzioni agli assenti». Un altro anno, mentre si sonavano le Vigilie, ella vide un agnello candido come la neve, uguale alle immagini dell'Agnello pasquale, che lasciava gocciolare dal suo Cuore, in un calice d'oro, un getto di sangue vermiglio; Egli diceva: « Sarò propizio alle anime per le quali ho preparato questo banchetto ».