Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 13 giugno 2025 - Sant´Antonio da Padova (Letture di oggi)

Ognuno di noi fa parte del progetto di Dio. Ognuno di noi ha un posto ben preciso nel mosaico della vita. Ognuno si trova esattamente là  dove ha bisogno di essere per apprendere le lezioni di crescita e di maturità . E un problema non si risolverà  finché non hai imparato la l'azione che quel problema è venuto a insegnarti. Le persone hanno una tragica abitudine di ricordare le cose che sarebbe meglio dimenticare e di dimenticare le cose che sarebbe meglio ricordare. Ogni momento della vita vale la pena di essere vissuto fino in fondo. Siamo nel mondo, ma non del mondo. Non devi fingere di essere un altro solo per andare d'accordo con qualcuno, per averlo come amico. Sii te stesso e non preoccuparti di quello che pensano gli altri. (Don Nikola Vucic)

CAPITOLO LVII. - NELLA FESTA DI S. CATERINA, VERGINE E MARTIRE (25 NOVEMBRE)


Nel giorno di S. Agostino il Signore spiegò a Geltrude le parole: « Non est inventus simili illi: Non si trovò nessuno simile a Lui » (Eccl. XLIV, 20), e le mostrò i meriti di parecchi Santi. Allora Geltrude lo supplicò di farle conoscere la gloria e i meriti di S. Caterina, ch'ella prediligeva fino dall'infanzia.

Il Signore esaudì le sue brame, e le mostrò la Santa su di un trono così smagliante che, se in cielo non ci fossero state regine anche più potenti, lo splendore di quella Santa sarebbe bastato per abbellire l'intero paradiso.

Si vedevano vicino a Lei, più in basso, i cinquanta filosofi su cui aveva trionfato con divina sapienza e che aveva guidato al cielo. Tutti tenevano in mano preziosi scettri d'oro e ne appoggiavano l'estremità sugli abiti della Santa, quasi per adornarli con ammirabile guarnizione di aurei fiori. In tali fiori erano rappresentate le fatiche che quei filosofi avevano sopportato, per l'acquisto della vera sapienza. Essi offrivano l'omaggio dei loro lavori all'illustre vergine, perchè li aveva ritirati dalla vana scienza, per condurli alla grazia della fede, con genialità di sforzi e sapienza divina. Il Signore dispensava baci tenerissimi all'illustre vergine e le comunicava, col suo alito, le delizie attinte dalla divinità nei cuori di tutti coloro che avevano celebrato in terra la festa della grande Martire. (La stessa cosa, a suo luogo, abbiamo riferito di S. Agnese). La corona, posta sulla testa di S, Caterina, era adorna di fiori freschissimi, che parevano irradiare il loro profumo sui devoti della Santa.