Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 13 giugno 2025 - Sant´Antonio da Padova (Letture di oggi)

In questa vita non vi è condizione tanto privilegiata, né stato di vita così sicuro e santo che sia completamente privo di contrarietà  e sofferenza. (Massime di perfezione cristiana)

CAPITOLO LIII . - NELLA FESTA DI S MICHELE ARCANGELO E DEL CULTO DEGLI ANGELI


Un giorno, nel quale Geltrude doveva comunicarsi, in vicinanza della festa di S. Michele, mentre meditava sull'aiuto che la generosità divina le prodigava per mezzo del ministero angelica, offerse al Signore il Sacramento vivificante del suo Corpo e del suo Sangue, per ripagarlo di tanto beneficio. «Amatissimo Gesù, disse la Santa, ti offro questo ammirabile Sacramento in onore dei Principi della tua Corte, in accrescimento della loro gioia, gloria, beatitudine». Allora il Signore, attirando in modo meraviglioso e unendo alla sua Divinità il Sacramento che Gli era offerto, diffuse sugli spiriti angelici tali delizie che, se non fossero stati già nella beatitudine, quell'offerta sarebbe bastata a renderli felici.

I diversi cori degli Angeli vennero successivamente a salutarla con rispetto, dicendo: « Hai fatto bene a onorarci con questa offerta, perchè noi vegliamo su di Te con tenerezza affatto speciale ». L'ordine degli Angeli diceva: « Noi vegliamo con gioia giorno e notte alla tua custodia, impedendo che tu perda alcuno di quei favori che possono prepararti convenientemente all'arrivo dello Sposo ». Geltrude ringraziò Dio e quegli Spiriti eletti: però bramava conoscere, fra gli Angeli, quello che era preposto alla sua custodia. Or ecco apparirle un Angelo come, un nobile principe, così sfarzosamente adorno da non poter essere paragonato a nessuna bellezza terrena. Con un braccio circondava il Signore, con l'altro stringeva a sè Geltrude. Egli disse: « Incoraggiato dalla lunga intimità con la quale così sovente ho inclinato lo Sposo divino verso quest'anima, e sollevato Geltrade fino a Lui, in un slancio di spirituale letizia, oso avvicinarmi in questo momento ». La Santa presentò allora all'Angelo le preghierine che aveva recitato in suo onore. Egli le ricevette con gioia, e le offerse come magnifiche rose brillanti di freschezza alla SS. Trinità sempre adorabile.

Vennero poi gli Arcangeli che, salutando l'anima affettuosamente, dissero: « Noi vogliamo, o Sposa privilegiata di Cristo, svelarti intimamente e nella misura delle tue possibilità, i misteriosi segreti di Dio che conosciamo nello specchio della scienza divina, e che sono più utili alla tua anima ». Le Virtù, alla loro volta, dissero: « Noi ti serviremo devotamente in tutto ciò che farai per la gloria e la lode di Colui che è tuo Signore e nostro, con meditazioni, scritti, parole ».

Le Dominazioni aggiunsero: « L'onore del Re ama la giustizia, il cuore trasportato dalla carità non conosce il freno della ragione: così tutte le volte che il Re di gloria gusterà le sue delizie riposando nell'anima tua, e tu ti sentirai portata a Lui dagli slanci dell'amore, noi tributeremo omaggi alla sua Maestà, affinchè la sua gloria sovrana non soffra detrimento e non manchi di nessun onore ».

I Potentati affermarono: « Noi ben sappiamo la stretta unione ch'esiste Tra te e il tuo Diletto: così veglieremo continuamente a respingere gli ostacoli interni ed esterni che potessero turbare questi dolci trattenimenti, giacchè tale mistico commercio allieta la Corte celeste e tutta la Chiesa. Sappi che un'anima amante può ottenere da Dio maggiori grazie di salvezza per i vivi e per i morti, che migliaia di altre anime poco ferventi».

Geltrude ringraziò con ardore Dio e gli Spiriti celesti per questi favori e per molti altri che la debolezza umana non ci permette di raccontare. Bisogna in tutto abbandonarsi alla divina bontà che sola conosce ogni cosa con chiarezza perfetta.