Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 13 giugno 2025 - Sant´Antonio da Padova (Letture di oggi)

Volete farvi santi? Ecco! La confessione è la serratura, la chiave è la confidenza nel confessore. Questo è il mezzo per entrare per le porte del paradiso. (San Giovanni Bosco)

CAPITOLO XXVIII. - ESAME DELL'OSSERVANZA REGOLARE


SECONDA FERIA (LUNEDI' DI PASQUA)

Nella seconda feria, mentre Geltrude, prima di comunicarsi, pregava il Signore di supplire, per mezzo dell'Eucaristico Sacramento, a tutte le sue negligenze nell'osservanza della Regola, vide il Figlio di Dio accostarsi a lei, prenderla e presentarla a Dio Padre. Ella era rivestita con l'abito della Religione e la tonaca era formata di tante parti, quanti anni aveva passato nella vita religiosa. La parte inferiore rappresentava il primo anno, quella seguente, il se. condo, e così di seguito fino all'epoca attuale. Quella tonaca si dispiegava in modo da non fare la minima piega. In essa si distinguevano i giorni, gli anni, le ore. Di più tutti i suoi pensieri, parole e opere, tanto buone che cattive si trovavano scritte in ciascun giorno ed ora: non un pensiero, non una parola, non un atto inosservato. Si vedevano le intenzioni che l'avevano determinata ad agire, o per la gloria di Dio, o per la perfezione dell'anima sua, o per lo sguardo degli uomini. Vi si notava anche s'ella aveva cercato il benessere, o se si era mortificata, se aveva agito per obbedienza o per moto naturale, se si era fatta illusione di obbedire, mentre aveva fatto solo approvare i suoi desideri dai Superiori, se aveva saputo carpire una licenza invece di abbandonarsi alla direttiva soprannaturale, ed i suoi atti d'obbedienza erano applicati alla tunica, come perline incastonate nell'argilla, sembrando sempre sul punto di cadere. Ma quando il Figlio di Dio ebbe pregato per lei, offrendo al Padre la sua santissima e perfettissima vita, quella tonaca apparve splendente, ricoperta di lamine d'oro sanissimo. Attraverso alle medesime, che erano trasparenti come il cristallo, si distinguevano i pensieri, le parole, gli atti, le intenzioni, le volontà, le dissimulazioni che potevano essere imputate a Geltrude.

Si capiva s'ella aveva agito seriamente o con negligenza, di buona voglia o per forza, a tempo e momento giusto. In questa luce dell'ineffabile verità, il minimo granello di polvere, il più piccolo atto non poteva sfuggire nè a Dio, nè agli abitanti del cielo. Tale visione le fece capire che nei secoli eterni, Dio e tutti i Santi vedono in questa guisa l'anima di ciascun eletto.

Riguardo poi a quella parola che Dio disse per bocca del profeta: « In quacumque hora conversus fuerit peccator... (Is. XXX, 15) - In qualunque ora il peccatore si convertirà... » bisogna interpretarla in questo senso. Il Signore non giudicherà più i peccati cancellati con una degna penitenza, ma l'impronta delle nostre colpe apparirà sempre in noi, per la lode e la gloria di quella dolcissima misericordia che perdona con tanta bontà al cuori pentiti, prodigandoci immensi benefici, come se giammai l'avessimo offeso. In pari tempo tutte le opere buone da noi compiute per l'amore e la lode di Dio, si vedranno eternamente a gloria di Colui che ci ha dato la grazia e il soccorso di compierle, affine di accrescere la nostra beatitudine. Così noi loderemo gli uni per gli altri e ameremo quel Dio, che vive e regna nella Trinità perfetta, operando tutto in tutti.