Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 5 settembre 2025 - Santa Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu) (Letture di oggi)

Il saper pensare al prossimo è il fondamento di una grande santità . Se imparate quest'arte di saper essere sensibili, diverrete sempre più uguali a Cristo, poiché il suo cuore era mite ed Egli pensava sempre agli altri. Gesù « andava facendo il bene ». La Ma­donna alle nozze di Cana non fece altro che preoccu­parsi degli altri che si trovavano nel bisogno, metten­done al corrente Gesù. La sensibilità  di Maria, di Gesù e di Giuseppe ai bisogni degli altri fu talmente grande che rese Nazaret la dimora del Dio Altissimo. Se anche noi avremo questo genere di sensibilità  reci­proca, le nostre comunità  diventeranno veramente la dimora del Dio Altissimo. (Madre Teresa di Calcutta)

CAPITOLO XIX. - OFFERTA FATTA PER LA CHIESA


II. Domenica di Quaresima.


Nella domenica chiamata Reminiscere, Geltrude fu introdotta nella camera nuziale dello Sposo, per godere nel modo più sublime doni elevatissimi. Ella assaporava le delizie della divina tenerezza, senza tuttavia poterle esprimere in linguaggio umano; perciò chiese al Signore d'insegnarle un esercizio utile da praticare nel corso di quella settimana. Il divino Maestro rispose: « Portami due eccellenti capretti, cioè il corpo e l'anima di tutto il genere umano ». Ella allora comprese che Dio, con quelle parole, esigeva da lei una sodisfazione tale, da estendersi a tutta la Chiesa. Sotto l'ispirazione dei divin Paracleto recitò 5 Pater in onore delle cinque Piaghe di Gesù, per espiare tutti i peccati che gli uomini hanno commessi coi sensi; poi tre Pater in riparazione dei peccati commessi con le tre potenze dell'anima, cioè la ragione, l'appetito irascibile e concupiscibile. Offrì tale preghiera in unione alla santissima intenzione con cui Gesù la santificò nel suo dolcissimo Cuore, facendola scaturire dal medesimo per la salvezza degli uomini. Geltrude l'offerse a Dio in riparazione delle colpe e delle negligenze che l'ignoranza, la malizia, o la fragilità umana le avevano fatto commettere verso la Onnipotenza invincibile, l'inscrutabile Sapienza e la Bontà infinita di Dio.

Mentre gli presentava tali offerte, il Signore si mostrava completamente placato e la benedisse con tenerezza, tracciando su di lei un segno di croce che si estendeva dalla testa ai piedi. In seguito, tenendola amorosamente abbracciata, la condusse davanti a Dio Padre che si degnò di guardarla con bontà: Egli la benedisse in modo ineffabile.

Le diede altresì la benedizione del genere umano, cioè così vasta che sarebbe stata sufficiente per tutti gli uomini, se ciascuno di essi fosse disposto a riceverla.

Cerchiamo noi pure in questa seconda settimana di Quaresima di recitare cinque Pater per cancellare le colpe commesse con atti corporali, e tre altri Pater per riparare, quelle commesse con atti spirituali, in tutta la Chiesa. Potessimo noi pure ricevere l'effetto di questa salutare benedizione, per Gesù Cristo, Figlio di Dio, che si degna essere e mostrarsi il Capo e lo Sposo della Chiesa!