Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 5 settembre 2025 - Santa Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu) (Letture di oggi)

È il carnevale. Ognuno è impegnato a recitare una parte nel palcoscenico del mondo. Chi di noi non si trucca? Chi non recita? Chi non mette una maschera? La vita sul palcoscenico può anche essere affascinante ma non è la vera vita. Terminata la rappresentazione, si tolgono le maschere, ci si mette davanti allo specchio e si cominciano a scoprire le rughe. Viene finalmente il momento in cui si mette a nudo la propria anima: è il momento della preghiera. È il momento della verità ; è il momento in cui cessano gli applausi. Lo spettacolo è finito. E mi ritrovo solo con la mia miseria. L'attore ha lasciato il posto a una povera creatura, capace di recitare bene ma razzolare male. Si, il momento della preghiera è il momento della verità : è Gesù che vede le mie miserie, ma sa anche afferrare il grido silenzioso del mio cuore che chiede pietà . (Don Nikola Vucic)

CAPITOLO XI. - SAN BENEDETTO, PADRE DELLA COMUNITA', LETIZIA DI COLORO CHE OSSERVANO LA VITA REGOLARE


Nella gloriosa festa di S. Benedetto, mentre Geltrude si applicava alla recita di Mattutino per onorare il grande Santo, vide in ispirito il Beato Fondatore in attitudine piena di maestà, in piedi, davanti alla raggiante, sempre tranquilla Triade sacrosanta. Ad ogni movimento delle sue membra si vedeva fiorire, come per incanto, vaghissime rose di deliziosa fragranza; si può dire cha ciascun membro produceva un magnifico rosaio, perchè dal centro di ogni rosa, fioriva un'altra rosa e da questa un'altra ancora; così da una sola rosa ne fiorivano parecchie, e l'ultima era sempre più bella delle precedenti, sia per leggiadria, freschezza vigore, sia per la soavità del profumo. Così fiorito e pieno di grazia, il beatissimo Padre, veramente Benedetto per la virtù del suo nome, era soggetto di delizie incomparabili alla SS. Trinità ed a tutta la Corte celeste, che lo felicitava per la gloria immensa di cui godeva.

Le rose che sbocciavano sulle sue membra indicavano le penitenze con le quali aveva domato la carne per sottometterla allo spirito, e tutti gli atti virtuosi della santa sua vita. Esse simboleggiavano ancora le opere dei suoi discepoli che, stimolati dal suo esempio e dalla sua dottrina, rinunciarono al secolo per seguirlo nella via regale dell'osservanza