Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 13 giugno 2025 - Sant´Antonio da Padova (Letture di oggi)

Spesso si pensa di amare una persona per riguardo a Dio, e sarà  un pretesto per colorire e pascere la propria inclinazione e il proprio compiacimento. (San Francesco di Sales)

CAPITOLO LXXXIII. - UTILITA' DELLA SOMMESSIONE AI SUPERIORI


Geltrude aveva pregato Gesù di correggere Lui stesso i difetti di un Superiore. Ella ricevette questa risposta: «Non sai tu che, non soltanto quella persona, ma che tutti coloro che stanno a capo di quest'Ordine, che mi è così caro, hanno qualche difetto? Nessuno quaggiù è impeccabile. La bontà, la dolcezza, la tenerezza che ho per questa Congregazione, fanno sì che esercito i suoi membri nella virtù, permettendo che i Superiori commettano qualche mancanza; i sudditi ne avranno un immensa accrescimento di gloria, perchè ci vuole maggiore virtù a sottomettersi ad una persona di cui si conoscono le deficienze, che a un'altra, le cui azioni sembrano perfettissime ». Ma Geltrude insistette: « Dolcissimo Gesù, quantunque io provi una gioia immensa, pensando che gl'inferiori accrescano i loro meriti, pure gradirei di più che i Superiori fossero irreprensibili, perchè temo che le loro mancanze siano frutto di fragilità ».

Rispose l'amabile Maestro: « Io che conosco i loro difetti permetto che negli incalzanti impegni della loro carica commettano qualche fallo, senza di cui forse non riuscirebbero mai a diventare veramente umili. Invece nelle loro deficienze, come anche nelle loro buone opere, i meriti degl'inferiori si accrescono e gli stessi Superiori guadagnano, tanto per i difetti che per le virtù dei sudditi, proprio come tutte le membra di un corpo contribuiscono al suo benessere generale».

Geltrude comprese allora la bontà e la sapienza infinita del Signore, che prepara con tanta industria il trionfo degli eletti, servendosi meravigliosamente dei difetti per fare progredire nelle virtù. Se la stupenda, ineffabile misericordia di Dio, non le si fosse palesata che in questa sola circostanza, tutte le creature, unite insieme, non potrebbero mai lodarne sufficientemente il Signore.