CAPITOLO LXXXI. - VANTAGGI DELL'OBBEDIENZA

L'ebdomadaria recitava a memoria il capitolo del Mattutino con l'intenzione di osservare perfettamente la S. Regola, che ordinava di recitarlo in quel modo. Geltrude vide che quella Religiosa acquistava, con tale atto di obbedienza, tanti intercessori in cielo, quante erano le parole del capitolo. «All'ora della morte - affermava Geltrude a questo proposito, usando le parole di S. Bernardo, - l'agonizzante sentirà la voce di tutte le opere sue. Fosti tu che ci eseguisti - diranno esse - noi siamo cosa tua, nè ti abbandoneremo giammai, ma verremo teco al tribunale di Dio. Allora tutti gli atti di obbedienza, prenderanno essi pure una voce per rassicurare il morente: essi avranno l'autorità di potenti personaggi, ciascuno dei quali basterà a sventare l'accusa d'una negligenza, o d'un fallo, e l'agonizzante sarà sommamente consolato nelle sue angosce ».