Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 13 giugno 2025 - Sant´Antonio da Padova (Letture di oggi)

Spesso i nostri conflitti interiori, le frustrazioni e lo stress derivano dalla tendenza ad assumerci anche i problemi degli altri. Qualcuno ti lancia una sua preoccupazione e tu pensi di doverla subito afferrare al volo. Allora ti sforzi in tutti i modi per risolvere il problema. Spesso la nostra compassione non fa che aggiungere problema al problema. Invece di aggiungere alle tue preoccupazioni anche quelle degli altri, impara ad affidare tutto a Dio. Questo non significa che non ti importa degli altri, bensì che devi riconoscere i propri limiti, essere umile e confidare più nel Signore. A volte sei più toccato da un problema di un amico che del tuo. Questo in sé è bello, ma non deve costituire il motivo per perdere la pace interiore. Quanti genitori si lasciano consumare dalla preoccupazione per un problema di un figlio! Il loro dolore è legittimo purché mantenuto in un clima di fiducia in Dio. Il Signore non delude. (Don Nikola Vucic)

CAPITOLO LXXIX. - VANTAGGI DELLO ZELO


Geltrude pregava per una persona che era alquanto contristata per timore di aver offeso Dio, correggendo con asprezza certe negligenze di Regola, che avrebbero potuto essere dannose per l'osservanza comune.

Ella ricevette dal migliore dei Maestri questa dilucidazione: « Se qualcuno desidera che il suo zelo sia a me gradito sacrificio di lode e procuri grande merito per l'anima sua, dovrà soprattutto applicarsi a tre cose:

« 1) Mostrare sempre volto amabile alla persona che corregge, (cosa del resto dovuta anche solo alla buona educazione) e, pur esigendo ciò che è bene, dovrà usare parole dolci e tratto caritatevole.

« 2) Avere somma cura di non propagare i difetti, se non per grave necessità, e in questo caso, manifestarli solo a persone prudenti ».

« 3) Non tacere mai per rispetto umano, ma, cercare in tutta carità l'occasione di distruggere il male, avendo di mira la gloria di Dio ed il bene delle anime.

« Facendo così l'anima sarà ricompensata, non in ragione del successo ottenuto, ma in proporzione del sacrificio fatto. Se i suoi sforzi non saranno coronati da risultato consolante, la colpa sarà di coloro che non hanno corrisposto al buon consiglio, osando resistere alla caritativa opera fraterna ».

In una certa occasione Geltrude pregava per le due persone che disputavano fra loro, una per difendere la giustizia, l'altra per mantenere la carità.

Il Signore le disse: « Quando un buon padre vede i suoi cari figliolini divertirsi davanti a lui, esercitandosi a lottare fra di loro, sorride compiaciuto, anche se talvolta si accapigliano: - se però s'accorge che uno dei combattenti colpisce sul serio il fratello, allora interviene e castiga il colpevole. Cosi faccio io, che sono il Padre delle misericordie, quando vedo i miei figli discutere e accalorarsi fra loro, quantunque preferirei che fossero sempre in pace. Se però alcuno tratta duramente l'avversario, non potrà evitare la correzione che la verga della mia giustizia paterna gl'infliggerà ».