Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 13 giugno 2025 - Sant´Antonio da Padova (Letture di oggi)

Se, giorno dopo giorno, ci dedichiamo al perfetto adempimento dei nostri doveri spirituali, Egli ci farà  entrare gradualmente in una intimità  più profonda per cui, anche fuori dal tempo dedicato alla preghie­ra, non troveremo difficoltà  nel rimanere consapevoli della sua presenza divina. D'altro canto, l'abitudine diligente alla presenza di Dio, mediante fervorose ele­vazioni della propria anima a Lui durante le nostre occupazioni e i nostri momenti ricreativi, sarà  ricom­pensata con grazie più abbondanti. Dobbiamo sfor­zarci di vivere soli con Gesù nel santuario interiore del nostro cuore. (Madre Teresa di Calcutta)

CAPITOLO LXXVIII. - LA FREQUENTE COMUNIONE PIACE A DIO


Fra coloro che dirigevano il Monastero si trovava una persona i cui sentimenti, a proposito della S Comunione, erano ispirati più dallo zelo della giustizia che dallo spirito della misericordia. A sentir lui non poche Religiose mancavano della divozione necessaria per comunicarsi spesso, o non si preparavano al divino incontro con la dovuta diligenza. Egli esprimeva questi pensieri nelle pubbliche istruzioni, di modo che, ben presto, riuscì a rendere le Monache sfiduciate e timorose di comunicarsi. Geltrude se ne afiìiggeva e, pregando un giorno per l'austero direttore, chiese a Gesù se approvasse quel metodo. Rispose il Salvatore: «Le mie delizie sono di stare coi figli degli uomini. Per contentare il mio amore ho istituito questa Sacramento: mi sono obbligato a dimorarvi fino alla consumazione dei secoli, e ho voluto che si ricevesse di frequente. Se dunque alcuno, sia con pubbliche istruzioni, sia con privato consiglio, allontana dalla S. Comunione un'anima che non è in peccato mortale, impedisce e interrompe le delizie del mio Cuore. Se un principino si compiacesse grandemente di conversare, di giocare con fanciulli poveri, di bassa condizione, non si sentirebbe forse contrariato se il suo precettore duramente ve lo riprendesse, e cacciasse i poveri contadinelli sotto il pretesto che la dignità di un giovane principe non permette simili giochi, in compagnia di gente plebea? ».

« Signore - aggiunse la Santa - se la persona, a riguardo della quale ti ho interrogato, mutasse opinione e condotta, non le perdoneresti le sue esagerazioni? ». E Gesù: « Non solo le perdonerei tosto, ma le sarei grato di tale mutamento, come il principino al precettore che, cambiando parere, riconducesse egli stesso al suo discepolo i compagni di gioco, invitandoli graziosamente a divertirsi col suo giovane signore ».