CAPITOLO LXXVII. - UITILITA' DELLA TENTAZIONE

Geltrude, avendo un giorno pregato per una persona afflitta dalla tentazione, ricevette questa risposta: « Permetto tale prova per farle conoscere e deplorare un difetto che si sforzerà di correggere, senza però riuscirvi: l'umiliazione provata per tale impotenza, cancellerà quasi intieramente ai miei occhi altri difetti ch'essa non conosce. L'uomo che scorge d'avere una macchia sulla mano, si lava purificando le due mani da ogni bruttura, cosa che non avrebbe fatto se quella macchia, non gliene avesse dato l'occasione».