Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 13 giugno 2025 - Sant´Antonio da Padova (Letture di oggi)

Le nostre riserve asciugano la corrente delle sue misericordie... e le nostre diffidenze fermano i suoi favori. (Santo Curato d'Ars (San Giovanni Maria Vianney))

CAPITOLO LIX. - DISCREZIONE DI GESU' NEL DOMANDARE SOLO QUELLO CHE E' PROPORZIONATO ALLE NOSTRE FORZE


Le infermità impedivano a Geltrude di cantare in coro. Ella vi si portava tuttavia e prestava orecchio alla salmodia delle Consorelle, per spendere le sue poche forze al servizio di Dio. Non era però senza fatica che vi applicava lo spirito, e tale impotenza era per lei oggetto di tristezza e di scoraggiamento. Spesso se ne doleva con Gesù, dicendo: « O mio amabilissimo Maestro, quale vita inutile è mai la mia! Quale onore posso renderti mentre me ne sto qui seduta, negligente ed inutile, afferrando solo a stento il suono di qualche parola? ». Gesù faceva sembianza di non udirla, ma alfine un giorno rispose: « E tu non saresti riconoscente ad un amico che venisse talvolta a offrirti una dolce e corroborante bevanda da te bramata? Sappi bene: le poche parole che tu proferisci, canti, o mediti mi sono ancora più gradite e consolanti ».

Al S. Vangelo della Messa, ella durava fatica ad alzarsi, tanto era la stanchezza che l'abbatteva; ma poi si rimproverava quell'esitazione come una viltà. A che - pensava ella - risparmiarmi così, mentre non ho più speranza di ricuperare la salute? Un giorno tuttavia ella interrogò il Signore per sapere quello che tornava alla sua maggiore gloria, e ne ricevette questa risposta: « Quando per mio amore fai cosa che supera le tue forze, te ne sono riconoscente come se il tuo sacrificio fosso indispensabile al mio cuore. Quando, al contrario, con retta intenzione, risparmi le forze e curi il corpo, te ne sono grato come se tu donassi un necessario sollievo alle mie membra inferme: tanto nell'uno come nell'altro caso, ti ricompenserò secondo l'ampiezza della mia divina magnificenza ».