Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 13 giugno 2025 - Sant´Antonio da Padova (Letture di oggi)

Come l'uomo esteriore vive di pane materiale, così l'uomo interiore vive del pane celeste, che è la Parola di Dio. (Sant'Antonio di Padova)

CAPITOLO L. - DELIZIE DI GESU' NEL CUORE DI GELTRUDE


Un giorno, mentre stava apparecchiandosi alla S. Comunione, Geltrude fu presa da un malore che le tolse ogni forza, gettandola in un'estrema prostrandone. Nel timore che la sua divozione ne subisse detrimento disse a Gesù: «O dolcezza dell'anima mia! Ben so che sono indegna di riceverti, e mi asterrei oggi dalla SS. Comunione, se potessi trovare in qualche altra creatura, ristoro e consolazione. Ma dall'Oriente all'Occidente, da Settentrione a Mezzogiorno, non c'è proprio nulla che, all'infuori di Te, possa dare gioia e refrigerio all'anima mia e al mio corpo. Eccomi dunque piena di amore ed anelante per l'ardente desiderio, correre a Colui che è la sorgente di vita! ». Il Signore accettò quella tenera effusione con la solita bontà, e si degnò di rispondere: « Poichè affermi di non trovare piacere in alcuna creatura fuori di me, così io giuro" per la mia divina virtù, che non voglio prendere piacere in alcuna creatura senza di te ». Mentre raccoglieva questa parola così piena di accondiscendente bontà, Geltrude pensava in cuor suo che forse tale benigna disposizione avrebbe potuto cambiare, ma Gesù, entrando nel suo pensiero, le disse « Per me, volere e potere sono un'unica cosa, perciò non posso che ciò che voglio ». Rispose ella: « O amabilissimo Gesù, quali delizie puoi provare in me, che sono il rifiuto di tutte le creature? ». E il Salvatore: « L'occhio della mia Divinità prova estrema dolcezza a mirare colei che ha creata così gradevole al Cuor mio e che ho ricolma di tante grazie. Il mio orecchio è deliziato come da soave musica, ascoltando le parole dolcissime che escono dalla tua bocca, sia che tu preghi con amore per i peccatori, o per le anime purganti, sia che tu riprenda, o istruisca gli altri, sia che corregga alcuno, a mia lode, anche con una sola parola. Quand'anche tali tuoi accenti non avessero per gli uomini alcuna utilità, pure, a motivo del tuo buon volere e della retta intenzione, essi producono al mio orecchio suoni deliziosi che commuovono le intime profondità del Cuor mio. La speranza con la quale tu aspiri senza posa verso di me, esala un profumo squisito che gusto con gioia. I tuoi gemiti e i tuoi desideri sono più accetti al mio palato di cibi prelibati. Nel tuo amore infine trovo i gaudi dei tuoi soavi amplessi ».

Geltrude un giorno sentì un'ardente brama di riacquistare la salute, per poter seguire con fervore e puntualità la Regola del suo Ordine. Il Signore le rispose con bontà: « Perché mai la mia Sposa vorrebbe spiacermi, contrariando i miei voleri? ». Rispose ella: « Potrebbe mai contrariarti una preghiera che è ispirata solo dal desiderio della tua gloria? ». « Le tue osservazioni a questo riguardo - rispose il Salvatore - le considero benignamente, quali semplici fanciullaggini, ma se tu v'insistessi, io non lo vedrei di buon occhio ». Queste parole fecero capire alla Santa che se è bene desiderare la sanità unicamente per servire meglio Iddio, è però molto più perfetto abbandonarsi interamente alla sua Volontà, persuasi che Dio dispone tutto a nostro vantaggio, sia che ci consoli, sia che ci provi con le tribolazioni. »