Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 13 giugno 2025 - Sant´Antonio da Padova (Letture di oggi)

Tre parole all'anima che desidera trovare vantaggio nel Sacramento della Riconciliazione: La prima parola è la sincerità . Il confessore più santo e più saggio non può forzare un'anima. Essa deve spontaneamente aprirsi a lui: deve, cioè, essere sincera. La seconda parola é l'umiltà . La superbia mantiene un'anima nel buio. Essa rifiuta di penetrare con tutta la verità  e fino in fondo dentro alla propria miseria. Si nasconde dietro ad una maschera, così, fugge a ciò che potrebbe risanarla. Terza parola: l'obbedienza. L'anima disobbediente non riporterà  vittoria, anche se fosse direttamente Gesù a confessarla. Chi con sincerità  vuol migliorare, deve stare a quanto gli dice il confessore. Dio si mostra generoso solo con l'anima obbediente. (Santa Faustina Kowalska)

CAPITOLO XLVIII. - EFFETTI DELLA COMPUNZIONE


Il Monastero di Geltrude si trovava in forti preoccupazioni per l'avvicinarsi di un nemico che si diceva fortemente armato. In tale frangente le Monache decisero di recitare il Salterio, dicendo alla fine di ciascun versetto « O Lux beatissima », con l'antifona « Veni Sancte Spiritus ». Geltrude pregava con grande dívozione insieme alle sue Consorelle e comprese che, con quella preghiera fatta sotto l'egida dello Spirito Santo, il Signore convertiva parecchie anime. Egli voleva che dopo d'avere riconosciuto le loro negligenze, ne concepissero vera contrizione, col fermo proposito d'emendarsi; e di evitare, per quanto possibile, di peccare in avvenire.

Mentre alcune Consorelle provavano tali sentimenti, Geltrude vide elevarsi dal loro cuore, mosso dallo Spirito Santo, una specie di vapore che si diffondeva in tutto il Monastero, cacciando i nemici; più un cuore era contrito e volonteroso di bene, più il vapore che da esso sfuggiva, aveva la forza di cacciare le potenze ostili.

Ella comprese allora che il Signore, con quella preoccupazione per la minaccia degli assalitori, voleva attrarre più intimamente i cuori di quel privilegiato Monastero, affinchè, spezzati dal dolore e purificati da ogni colpa, si rifugiassero sotto la sua paterna protezione, per attingervi il concorso delle divine consolazioni.

Dopo l'aver ricevuto questa luce ella disse a Gesù: « Perché mai, amatissimo Maestro, le rivelazioni di cui la tua bontà mi favorisce sono così differenti da quelle che accordi ad altre? Perché permetti che vengano conosciute mentre preferirei tenerle nascoste? ».

Rispose Gesù: « Se uno scienziato, interrogato da personaggi di diverse nazioni, rispondesse a tutti in una sola lingua, ben pochi lo capirebbero. Ma se parla ad ognuno il suo linguaggio, cioè il latino al latino, il greco al greco, la sua alta sapienza si manifesterà appunto perchè sa farsi comprendere da tutti. Così avviene anche di me; più è grande la diversità con cui comunico i miei doni, e maggiormente risplende la profondità inesauribile della mia sapienza. -

« Tale sapienza tratta ciascuno secondo la sua propria capacità e secondo le tendenze di ciascun'anima; parlo ai semplici con immagini e paragoni sensibili e propongo a coloro che hanno l'intelligenza più vigorosa, immagini più complicate e simboli più oscuri ».