Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 13 giugno 2025 - Sant´Antonio da Padova (Letture di oggi)

Vocazione, oggi, significa anche comprendere la faticosa ma stupenda missione della Chiesa, ora più che mai impegnata ad insegnare all'uomo la sua vera natura, il suo fine ultimo, il suo destino e a rivelare al fedele le immense risorse della carità  di Cristo. (Madre Teresa di Calcutta)

CAPITOLO XXIX. - IL SALUTO DEL SIGNORE


Geltrude un giorno meditava parecchie circostanze nelle quali aveva. dovuto esperimentare la fragilità e l'incostanza umana. Volgendosi allora verso Gesù gli disse c Amare

Te solo, mio Diletto, è tutto per me (1) ». Egli, chinandosi, l'abbracciò teneramente, dicendole « Amarti, o Figlia, è una gioia estremamente dolce al Cuor mio ». Appena Gesù ebbe pronunciate queste parole, tutti i Santi si rizzarono davanti al trono di Dio e offrirono i loro meriti al Signore perchè, a sua maggior gloria, degnasse offrirli a Geltrude afl~nchè diventasse degno domicilio dell'Altissimo.

Ella constatò allora con quale prontezza il Signore si degna inchinarsi verso di noi, e come i Santi siano divorati dal desiderio di onorare Dio, poichè coprono coi loro meriti l'indigenza degli uomini.

Così Geltrude esclamò con tutto lo slancio del cuore: « Io, piccola, vile creatura, ti saluto amatissimo Gesù! ». Rispose il Salvatore di rimando: « A mia volta ti saluto, dilettissima figlia! ».

Ella poi comprese che, se un'anima dice a Dio: « Mo diletto, dolcissimo, amatissimo Gesù » o altre parole consimili, ogni volta ricaverà la stessa risposta a lei diretta e godrà in cielo un privilegio speciale, analogo a quello concesso a S. Giovanni Evangelista, che ottenne una gloria particolare perchè quaggiù era chiamato: c discipulus quem diligebat Jesus - il discepolo che Gesù amava » (S. Giov. XXI, 7).