CAPITOLO XXIII. - TRIPLICE BENEDIZIONE

Geltrude assisteva un giorno alla S. Messa con grande divozione. Quando
arrivò al « Kyrie eleison » l'Angelo suo custode la prese tra le
braccia come una pargoletta e la presentò al divin Padre perchè la
benedicesse, dicendogli: « O Padre onnipotente, benedici questa tua
figliuola! ». Ma il Padre tardava a rispondere, come se giudicasse cosa
poca degna della sua maestà benedire quella fragile creatura.
Allora il Figlio di Dio si alzò e la coperse tutta coi meriti della sua
santissima vita. Di colpo Geltrude si trovò adorna di ricchi vestiti e
constatò di essere giunta all'età perfetta di Cristo (Ef. IV, 13). Dio
Padre si chinò allora su di lei con bontà e le diede una triplice
benedizione, che le valse la triplice remissione dei peccati di
pensieri, parole e opere, coi quali aveva offeso la sua onnipotenza.
Per ringraziarlo di un beneficio così grande, ella presentò al Padre
tutta la vita purissima del Cristo, di cui si sentiva rivestita. Allora
le gemme preziose che ornavano i suoi abiti, sfiorandosi a vicenda,
produssero un'aronia dolcissima, a gloria del Padre. Così ci è dato
capire a quale punto questo Padre pieno di bontà, gradisce l'offerta
della santissima vita del Figlio suo.
L'Angelo Custode la presentò poi al Figlio, dicendo: « O Figlio
dell'Eterno Re, benedici la tua sorella! », Quand'ebbe ricevuto la
triplice benedizione per il perdono delle colpe commesse contro la
divina Sapienza, l'Angelo la presentò allo Spirito Santo con quelle
parole: « Benedici, o Amico delle anime, la tua Sposa! », e Geltrude
ricevette la triplice benedizione che cancellò le colpe commesse contro
la Bontà divina.
Tu che leggi, se ti pare opportuno, potrai meditare su queste nove
benedizioni, durante il canto del Kyrie eleison.