Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 13 giugno 2025 - Sant´Antonio da Padova (Letture di oggi)

Le umiliazioni provengono anche dagli angoli più impensati, come dalle persone stesse votate a Dio: i vescovi, i sacerdoti e le suore. Siete guardati in ma­niera sprezzante da alcuni a causa della vostra man­canza di cultura o di istruzione, e la vostra inefficien­za nel lavoro è vista come una mancanza di qualifica­zioni adeguate o a causa della vostra goffaggine. Al­cuni non capiscono il vostro modo di vivere o la nostra carità  verso il povero e così vi criticano. Anche Cristo venne disprezzato dalla classe intellettuale della sua nazione, dai sommi sacerdoti e dai Farisei. E un nuo­vo motivo di benedizione questo poter condividere lo stesso destino del Cristo, anche se pure in piccolissima parte. (Madre Teresa di Calcutta)

CAPITOLO X. - TRE OFFERTE PREZIOSE


Alla festa di S. Mattia, ella aveva stabilito, per diverse ragioni, d'astenersi dalla S. Comunione: durante la prima Messa, teneva lo spirito attento a Dio ed ai bisogni della sua anima.

Il Signore le dimostrò allora con numerosi attestati di tenerezza, l'affezione più verace e profonda, proprio quella che un amico può sentire per il suo amico. Ma ella non era soddisfatta, essendo abituata a ricevere favori più elevati, in una forma superiore. Quello ch'essa avrebbe voluto era di uscire dal suo io per aderire completamente al Diletto, chiamato fuoco consumatore; anzi desiderava liquefarsi, negli ardori della carità per unirsi più intimamente all'oggetto dell'amor suo. Ma siccome il ringraziamento non assecondava in quel giorno le sue aspirazioni infuocate, ella vi rinunciò per la gloria di Dio e riprese le sue pratiche abituali. Tali pratiche consistevano nel lodare l'immensa bontà e accondiscendenza della SS. Trinità, per tutti i benefici sgorgati dagli abissi infiniti delle sue ricchezze per diffonderli su tutti i beati.

Inoltre ella ringraziava l'augusta Triade per tutti i favori accordati alla SS. Madre di Dio, per i doni eccellenti infusi nella SS. Umanità di Gesù Cristo. Infine supplicava tutti i Santi riuniti, e ciascuno di essi in particolare ad offrire, in supplemento delle sue negligenze, alla risplendentissima, tranquilla Trinità, l'amore e la perfezione coi quali, nel giorno del loro trapasso, si presentarono davanti al Dio della gloria, per ricevere la ricompensa delle loro fatiche. A tale scopo recitò tre volte il salmo Laudate Dominum omnes gentes, in onore di tutti i Santi, della Vergine e del Salvatore divino.

Ma le disse Gesù: « Come farai a ringraziare i Santi delle preghiere che stanno per offrirmi secondo le tue intenzioni, poichè vuoi tralasciare la S. Comunione, per mezzo della quale tu sei solita ad offrirmi, da parte loro, i sensi della più perfetta riconoscenza? ». A tale domanda Geltrude non osò rispondere.

Al momento della Consacrazione ella sentì l'ardente desiderio di trovare un'offerta degna d'essere presentata al Padre, come tributo di lode. Il Signore le disse: « Se tu ti preparassi oggi a ricevere il Sacramento vivificante del mio Corpo e dei mio Sangue, ti sarebbe possibile ottenere i tre benefici che tu bramavi, cioè di godere la dolcezza del mio amore, di sentire l'anima tua liquefarsi per l'ardore della mia Divinità, in modo che possa scorrere in me come l'argento fuso si mescola con l'oro nel crogiolo; infine tu possederesti un prezioso tesoro degno d'essere offerto al Padre onnipotente, in omaggio di eterna lode e tutti i Santi ne avrebbero aumento di ricompensa ».

Persuasa da tali divine espressioni, ella s'infiammò di un desiderio così ardente di ricevere il SS. Sacramento che, per farlo, non avrebbe esitato a passare fra spade sguainate. Andò quindi a comunicarsi e, mentre stava ringraziando Dio di tanto dono, il dolce Amico le disse: « Stamane, assecondando un moto di volontà propria, tu ti preparavi a compiere il dovere d'un servo volgare che porta al suo padrone calce, travi e mattoni. Ma io ti ho eletta nel mio amore e ti ho posta fra i felici invitati che si saziano alla mia tavola regale ».

Siccome poi, in quello stesso giorno, una consorella si era astenuta, senza serio motivo, dalla S. Comunione, Geltrude chiese al Signore: « Perchè mai hai permesso, o Dio misericordioso, ch'ella fosse così fieramente tentata? ». Rispose Gesù: « Non devi accusare me, perchè essa ha coperto così bene gli occhi col velo della sua indegnità, da non poter più scorgere l'immensa tenerezza del mio fraterno amore ».