Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 5 settembre 2025 - Santa Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu) (Letture di oggi)

"Se tu fossi stato qui..." Marta a Gesù La presenza di Gesù è indispensabile. Gesù è l'unico necessario. E se anche tu avverti la Sua mancanza, è un buon segno: significa che Lo ami davvero e Lo ami a tal punto che ti manca. Più si ama, più la mancanza della persona amata si fa sentire. L'amore è come quella persona assetata che accetta di guardare da lontano la sorgente, la sola in grado di estinguere la sete. Ecco, solo il desiderio obbliga Dio di avvicinarsi a te. Se preghi con desiderio vivo, hai già  ricevuto una grazia, poiché tu non avresti il desiderio di Dio se Egli non fosse presente in te. Se Dio non fosse in te, non potresti sentirne l'assenza. Allora questo senso di mancanza, questo desiderio, diventi un altro gradino nel tuo cammino verso Dio. (Don Nikola Vucic)

CAPITOLO X. - TRE OFFERTE PREZIOSE


Alla festa di S. Mattia, ella aveva stabilito, per diverse ragioni, d'astenersi dalla S. Comunione: durante la prima Messa, teneva lo spirito attento a Dio ed ai bisogni della sua anima.

Il Signore le dimostrò allora con numerosi attestati di tenerezza, l'affezione più verace e profonda, proprio quella che un amico può sentire per il suo amico. Ma ella non era soddisfatta, essendo abituata a ricevere favori più elevati, in una forma superiore. Quello ch'essa avrebbe voluto era di uscire dal suo io per aderire completamente al Diletto, chiamato fuoco consumatore; anzi desiderava liquefarsi, negli ardori della carità per unirsi più intimamente all'oggetto dell'amor suo. Ma siccome il ringraziamento non assecondava in quel giorno le sue aspirazioni infuocate, ella vi rinunciò per la gloria di Dio e riprese le sue pratiche abituali. Tali pratiche consistevano nel lodare l'immensa bontà e accondiscendenza della SS. Trinità, per tutti i benefici sgorgati dagli abissi infiniti delle sue ricchezze per diffonderli su tutti i beati.

Inoltre ella ringraziava l'augusta Triade per tutti i favori accordati alla SS. Madre di Dio, per i doni eccellenti infusi nella SS. Umanità di Gesù Cristo. Infine supplicava tutti i Santi riuniti, e ciascuno di essi in particolare ad offrire, in supplemento delle sue negligenze, alla risplendentissima, tranquilla Trinità, l'amore e la perfezione coi quali, nel giorno del loro trapasso, si presentarono davanti al Dio della gloria, per ricevere la ricompensa delle loro fatiche. A tale scopo recitò tre volte il salmo Laudate Dominum omnes gentes, in onore di tutti i Santi, della Vergine e del Salvatore divino.

Ma le disse Gesù: « Come farai a ringraziare i Santi delle preghiere che stanno per offrirmi secondo le tue intenzioni, poichè vuoi tralasciare la S. Comunione, per mezzo della quale tu sei solita ad offrirmi, da parte loro, i sensi della più perfetta riconoscenza? ». A tale domanda Geltrude non osò rispondere.

Al momento della Consacrazione ella sentì l'ardente desiderio di trovare un'offerta degna d'essere presentata al Padre, come tributo di lode. Il Signore le disse: « Se tu ti preparassi oggi a ricevere il Sacramento vivificante del mio Corpo e dei mio Sangue, ti sarebbe possibile ottenere i tre benefici che tu bramavi, cioè di godere la dolcezza del mio amore, di sentire l'anima tua liquefarsi per l'ardore della mia Divinità, in modo che possa scorrere in me come l'argento fuso si mescola con l'oro nel crogiolo; infine tu possederesti un prezioso tesoro degno d'essere offerto al Padre onnipotente, in omaggio di eterna lode e tutti i Santi ne avrebbero aumento di ricompensa ».

Persuasa da tali divine espressioni, ella s'infiammò di un desiderio così ardente di ricevere il SS. Sacramento che, per farlo, non avrebbe esitato a passare fra spade sguainate. Andò quindi a comunicarsi e, mentre stava ringraziando Dio di tanto dono, il dolce Amico le disse: « Stamane, assecondando un moto di volontà propria, tu ti preparavi a compiere il dovere d'un servo volgare che porta al suo padrone calce, travi e mattoni. Ma io ti ho eletta nel mio amore e ti ho posta fra i felici invitati che si saziano alla mia tavola regale ».

Siccome poi, in quello stesso giorno, una consorella si era astenuta, senza serio motivo, dalla S. Comunione, Geltrude chiese al Signore: « Perchè mai hai permesso, o Dio misericordioso, ch'ella fosse così fieramente tentata? ». Rispose Gesù: « Non devi accusare me, perchè essa ha coperto così bene gli occhi col velo della sua indegnità, da non poter più scorgere l'immensa tenerezza del mio fraterno amore ».