CAPITOLO XV: NOSTRO SIGNOR GESÙ CRISTO AMA I SUOI E NEL SUO AMORE LI CASTIGA.

Più tardi, nella festa di Santa Caterina, Metilde sembrò attraversare il
coro in compagnia del Signore e dirigere il canto come usava mentre era
ancora vivente. Quella che vedeva queste cose ne fu sorpresa, ma
l'anima beata le disse: “Quando in coro io cantavo gruppi di note
ascendenti, i miei desiderii si sforzavano sempre di trascinare i vostri
cuori verso Dio, in alto; nelle note discendenti, io volevo invéce far
scendere la grazia sopra di voi; e questo è ciò che ancora continuamente
desidero”.
Quella persona le domandò: “Avete qualche cosa da dire alle suore?”
“Rallegratevi,
rispose quella, rallegratevi cordialmente nel vostro diletto! Il mio
amore per voi è tenero e attento come quello di una madre per il figlio
unico ch'essa si tiene sempre in seno, onde preservarlo da ogni
pericolo.
“Così, Dio nel suo amore desidera che sempre a Lui siate
unite, e, non ve ne stacchiate giammai. Se voi lo abbandonaste, Egli vi
manderebbe qualche croce per ricondurvi a Lui. Una madre con la verga
castiga il suo fanciullo se corre lontano da lei e cade; così gli
insegna a non allontanarsi. Una madre si diletta delle parole amabili e
tenere del suo bambino; ma il vostro Sposo ben altrimenti desidera udire
dalle vostre labbra certe parole che penetrano sino al fondo del suo
Cuore. Fatevi coraggio, e dategli sempre tutto il vostro cuore, perché
Egli è per voi Padre, Signore, Sposo, Amico e per voi sarà tutto in ogni
cosa”.
A tali parole quella persona diede questo , senso: Poiché il
Signore è Padre, a Lui dobbiamo affidare ogni nostro bene; poiché è
Signore, in Lui dobbiamo porre la nostra speranza; poiché è Sposo,
dobbiamo amarlo con tutto il cuore e con tutta l'anima; poiché è Amico, a
Lui possiamo con intera confidenza esporre le nostre pene e le nostre
necessità e da Lui solo dobbiamo aspettarci la consolazione.