CAPITOLO XII: NEL GIORNO DELLA SUA MORTE NESSUN'ANIMA CADDE NELL'INFERNO

Ciò che abbiamo detto sopra rispetto alla liberazione delle anime del
purgatorio, venne pure rivelato a due altre persone. Ma una terza
persona ebbe davanti a Dio la certezza che nel giorno del beato transito
di Metilde, per la sovrabbondante bontà del Cuore di Gesù Cristo
neppure un'anima cristiana era caduta nell'inferno.
Questo vuol dire
che i peccatori defunti in quel giorno, per i meriti di quest'anima
beata così cara a Dio, ottennero la grazia del pentimento; e quei
peccatori ch'erano perversi ed induriti a segno di non voler
corrispondere alla mozione della grazia, per volontà di Dio non morirono
in quel giorno.
Il Signore, nel giorno di una tale solennità e di
una letizia così grande per il suo Cuore non volle pronunciare nessuna
sentenza dì maledizione.