Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 5 settembre 2025 - Santa Teresa di Calcutta (Agnes Gonxha Bojaxiu) (Letture di oggi)

Ci sono alcuni atteggiamenti che attirano lo sguardo di Dio e la Sua grazia: umiltà , mitezza, povertà  del cuore, piccolezza. Padre celeste rivela ai piccoli i misteri della fede. Perciò Gesù ci invita ad entrare nella logica dell'infanzia spirituale, come una via sicura per arrivare a Dio. Un bambino non desidera altro che essere preso in braccio dal padre da cui dipende in tutto e per tutto; il bambino sa che senza il padre non può fare nulla di importante,e con fiducia si rivolge a lui. Invece, i dotti e i sapienti non pregano, sono pieni di sé, bastano a sé stessi, non hanno bisogno di Dio. La vera sapienza deriva dalla fede: la luce che la fede riporta al cuore è più forte di quella che deriva dalla ragione. (Don Nikola Vucic)

CAPITOLO XI: LA RINUNCIA ALLA PROPRIA VOLONTÀ


Una persona la pregò di offrire al Signore un grave sacrificio che aveva fatto per amor di Lui; era un atto di rinuncia alla volontà propria. Metilde adempì questo messaggio durante la messa e dal ciborio, dove era contenuto il Corpo del Signore, vide uscire la figura di un infante che ad un tratto si fece grande a segno da diventare una bellissima vergine, la quale simboleggiava la volontà. divina. Alcune persone, essendosi approssimate a questa vergine, la guardavano con infinita tenerezza, l'abbracciavano e si mettevano a conversare con lei. Queste significavano le anime che si applicano a conformare la loro volontà il quella di Dio nelle loro pene come nelle loro gioie, e si sottomettono sempre agli ordini dei maggiori.
Ella vide pure dall'altra parte uno sguattero con gli abiti anneriti dal fumo, il quale era il simbolo della volontà propria e del sentimento proprio. Questo spregevole servo si sforzava di distogliere da quella vergine le suddette persone e di attirare a sé i loro sguardi. Parecchie non prestarono attenzione ad una tale insidia e si misero subito a contemplare la vergine; ma altre, essendosi rivolte verso quell'omiciattolo nero, gli sorridevano confabulando e bisbigliando con lui.
Queste ultime significavano le anime che si distolgono talvolta dalla volontà divina per seguire la propria volontà e preferiscono abbondare nel proprio senso piuttosto che accomodarsi agli avvisi dei loro Superiori. Se non ritornano con la penitenza verso quella Vergine, cioè verso la volontà di Dio, dovranno soffrire con quell'omiciattolo una perpetua povertà, perché la volontà propria non genera nulla nella vita spirituale se non l'eterna indigenza.