CAPITOLO V: TRE COSE A DIO GRATISSIME.

“Chi vuole farmi una offerta graditissima, si applichi alla pratica di
queste tre cose: dapprima sia fedele nell'aiutare il suo prossimo, in
ogni necessità ed in ogni indigenza; si studi di attenuare e scusare per
quanto può, i peccati ed i difetti dei propri fratelli. Se uno
praticherà questa carità, gli prometto che provvederò a tutte le sue
necessità, coprirò i suoi peccati e lo scuserò davanti al Padre mio.
“La
seconda pratica è questa: in ogni tribolazione l'anima unicamente in me
cerchi il suo rifugio; non si lamenti con altri delle sue pene, ma a me
solo confidi con pieno abbandono tutte le inquietudini che opprimono il
suo cuore, ed io non lo abbandonerò mai.
“La terza pratica è di camminare con me nella verità.
“Se
uno si dedicherà a tali pratiche, nell'ora della morte lo accoglierò in
quella guisa che una madre amantissima accoglie il figlio suo; e gli
darò nei miei paterni abbracci quel riposo che non avrà mai fine.
“La
prima di queste pratiche mi è tanto gradita che mi obbliga a pagare
ogni debito che l'anima possa aver incontrato verso il suo prossimo: la
seconda libera dai debiti che essa possa avere verso di sé medesima;
quanto alla terza, può ottenere la remissione di qualsiasi debito verso
Dio”.