Sotto il Tuo Manto

Sabato, 7 giugno 2025 - Sant' Andronico di Perm (Letture di oggi)

Il digiuno non è una pratica esteriore. Si digiuna per la mancanza dello Sposo. Il digiuno vero è quello che ci fa digiunare da tutto ciò che ci allontana dallo Sposo. Si digiuna per amore. Altrimenti non vale. Privarsi di qualcosa per amore apporta gioia di chi è amato. Nell'amore la privazione dà  senso della completezza. Gesù non ha nulla da offrire a chi si sente pieno di sé, a chi è sazio. Gesù si concede a chi ha sete d'acqua viva, a chi ha fame della Sua parola. E qui si trova il senso del digiuno: nell'aver bisogno di Dio, nell'aver bisogno del ritorno dello Sposo, nell'aver bisogno della Sua presenza. (Don Nikola Vucic)

CAPITOLO IX: IL SIGNORE LE DÀ IL SUO CUORE IN PEGNO DELLA VITA ETERNA.


Nel mercoledì di Pasqua, mentre, essa intonava la messa Venite benedicti, si sentì inondata di un insolito ed ineffabile gaudio e disse al Signore: “Oh fossi almeno una di quelle anime che da Voi udranno questa dolcissima parola!”
Il Signore le rispose: “Siine proprio certa. In pegno ti do il mio cuore; lo terrai sempre con te, e nel giorno in cui adempirò il tuo desiderio, me lo riconsegnerai in testimonio.
“Ti dono pure il mio Cuore come casa di rifugio, affinché nell'ora della tua. morte non si apra davanti a te nessun'altra via fuorché quella del mio Cuore, dove verrai a riposarti per sempre”.
Questo dono fu uno dei primi che la santa ricevette da Dio; perciò da quel momento essa concepì una somma divozione al Sacro Cuore di Gesù Cristo, e quasi ogni volta che il Signore le compariva, ella da quel divin Cuore riceveva qualche grazia speciale, come è manifesto in molti luoghi di questo libro. Perciò Metilde ripeteva spesso: “Se si dovessero scrivere tutti i beni che dal benignissimo Cuore di Dio mi furono donati, non basterebbe un volume grosso come quello del Mattutino”.