Sotto il Tuo Manto

Martedi, 22 luglio 2025 - Santa Maria Maddalena (Letture di oggi)

Un giorno, di primo mattino, entrai nella cappella del convento per rinnovare la mia intenzione quotidiana di offrire sofferenze, mortificazioni e preghiere, affinché il Papa approvi la festa della divina misericordia. Tuttavia aggiunsi: «Gesù, però ti devo dire ancora una parola. Mi meraviglio molto che tu mi ordini di pensare a questa festa, perché mi è stato detto che essa esiste già  (forse la festa di una particolare chiesetta di Cracovia). Perché mai devo parlarne ora io?». Gesù rispose: «Di questa festa, chi ne sa qualche cosa tra la gente? Nemmeno quelli che devono predicare la mia misericordia la conoscono. Ecco perché desidero che l'immagine della mia misericordia riceva un culto pubblico. È necessario che ogni anima la conosca». (Santa Faustina Kowalska)

Capitolo Cinquantaduesimo


Della visione di frate Giovanni della Vernia, dove egli conobbe tutto l'ordine della santa Trinità.

Il sopraddetto frate Giovanni della Vernia, imperò che perfettamente aveva annegato ogni diletto e consolazione mondana e temporale, e in Dio aveva posto tutto il suo diletto e tutta la sua speranza, la divina bontà gli donava maravigliose consolazioni e revelazioni, e spezialmente nelle solennità di Cristo, onde appressandosi una volta la solennità della Natività di Cristo, nella quale di certo egli aspettava consolazione da Dio della dolce umanità di Gesù, lo Spirito santo gli mise nell'animo suo così grande ed eccessivo amore e fervore della carità di Cristo, per la quale egli s'era aumiliato a prendere la nostra umanità, che veramente gli parea che l'anima gli fusse tratta del corpo e ch'ella ardesse come una fornace. Lo quale ardore non potendo sofferire, s'angosciava e struggevasi tutto quanto e gridava ad alta voce, imperò che per lo impeto dello Spirito santo e per lo troppo fervore dello amore non si potea contenere del gridare. E in quell'ora che quello smisurato fervore, gli venia con esso sì forte e certa la speranza della sua salute, che punto del mondo non credea che, se allora fusse morto dovesse passare per lo purgatorio. E questo amore gli durò bene da sei mesi, benché quello eccessivo fervore non avesse così di continovo, ma gli venia a certe ore del dì.
E in questo tempo poi ricevette maravigliose visitazioni e consolazioni da Dio; e più volte fu ratto, siccome vide quel frate il quale da prima iscrisse queste cose. Tra le quali, una notte fu sì elevato e ratto in Dio, che vide in lui creatore tutte le cose create e celestiali e terrene e tutte le loro perfezioni e gradi e ordini distinti. E allora conobbe chiaramente come ogni cosa creata si presentava al suo Creatore, e come Iddio è sopra e dentro e di fuori e dallato a tutte le cose create. Appresso conobbe uno Iddio in tre persone e tre persone in un Iddio, e la infinita carità la quale fece il Figliuolo di Dio incarnare per obbidienza del Padre. E finalmente conobbe in quella visione siccome nessuna altra via era, per la quale l'anima possa andare a Dio e avere vita eterna, se non per Cristo benedetto, il quale è via e verità e vita dell'anima.
A laude di Gesù Cristo e del poverello Francesco. Amen.