36-6 Maggio 6, 1938 Per vivere nel Voler Divino è necessario volerlo e fare i primi passi. La Divina Volontà possiede la virtù generativa, e dove regna genera senza mai finire. Inseparabilità dalle opere di Nostro Signore per chi vive nel suo Volere.

(1) La mia povera mente è sotto una folla di pensieri che riguardano il Voler Divino, mi sembrano tanti messaggeri che portano tante notizie di questo Volere sì santo. Onde io mi sentivo sorpresa, ed il mio dolce Gesú ritornando alla sua piccola figlia, tutto bontà mi ha detto:
(2) “Figlia mia buona, per entrare nella mia Volontà, il modo è semplicissimo, perché il tuo Gesú non insegna mai cose difficili, il mio Amore mi fa adattare molto alla capacità umana, affinché la creatura, senza difficoltà, possa fare ciò che Io l’insegno e voglio. Ora, tu devi sapere che per entrare nel mio Fiat, la prima cosa indispensabile è voler, sospirare con tutta fermezza che vuole vivere in Esso. La seconda cosa, fare il primo passo; fatto il primo, la mia Divina Volontà la circonda di luce e di tale attrattivi, che la creatura perde la voglia di fare la sua volontà, perché appena ha fatto un passo e si sente dominatrice, la notte delle passioni, delle debolezze, delle miserie, si è cambiata in giorno, in Forza Divina, quindi sente l’estremo bisogno di fare il secondo passo, il quale chiama il terzo passo, il quarto, il quinto, e così via via. Questi passi sono passi di luce, la quale l’abbellisce, la santifica, la felicita, le strada la via e le partecipa la somiglianza del suo Creatore, ma tanto, che non solo sente l’estremo bisogno di vivere nel mio Volere, ma se lo sente come vita propria, che non può disgiungersi. Vedi dunque com’è facile, ma è necessario volerlo come lo vuole la mia Paterna Bontà. Corredo quella volontà di grazia, d’amore, di bontà, e siccome anch’Io lo voglio, ci metto del mio, e se occorre, la mia stessa Vita per darle tutti gli aiuti, i mezzi, e anche la mia Vita come vita sua per farla vivere nel mio Voler Divino, Io non risparmio nulla quando si tratta di far vivere la creatura nel mio Volere.
(3) Ora figlia mia, è tanto il nostro Amore, che fissiamo diversi gradi di santità e diversi modi di santità e di bellezza per ornare l’anima nella nostra Divina Volontà, ne faremo una distinta dall’altra, distinta nella bellezza, nella santità, nell’amore, ma tutte belle, ma distinte tra loro; alcuni resteranno nel pelago della luce, e godranno i beni che possiede il mio Volere, altri resteranno sotto l’azione della mia Luce operante, e queste saranno le più belle, metteremo tutta la nostra arte creatrice, il nostro atto operante; trovando la creatura nel nostro Volere potremo fare ciò che vogliamo, si presterà a ricevere la nostra Potenza Creatrice, e ci diletteremo a creare bellezze nuove, santità non mai viste, amore che non abbiamo mai dato alla creatura, perché mancava in essa la Vita, la Luce, la Forza del nostro Volere per poterlo ricevere, sentiremo in essa l’eco nostro, la Forza Generativa che sempre genera amore, gloria, ripetizione continua degli atti nostri e della stessa Vita nostra. La Vita del nostro Fiat è proprio questo generare, e dove Esso regna genera continuamente, senza mai finire, genera in Noi e conserva la Vita, la Virtù Generativa della Trinità Sacrosanta, genera nella creatura dove regna, e genera immagini nostre, amore, santità. Perciò teniamo ancora da fare molto nell’opera della Creazione, teniamo da riprodurre gli atti nostri, le opere nostre, che serviranno come il più bell’ornamento della nostra Patria Celeste”.
(4) Dopo ciò, la mia mente si sperdeva nel mare del Fiat, il quale tutto mi faceva presente, e tutto mi pareva che fosse mio, come tutto era di Dio. Ed il mio amato Gesú, come soffocato nelle sue fiamme d’amore ha soggiunto:
(5) “Figlia mia benedetta, chi vive nella mia Volontà è stata sempre inseparabile dal suo Creatore, fin dall’Eternità era già con Noi, il nostro Voler Divino ce la portava in braccia nel nostro seno e ce la faceva amare, corteggiare e godere, e fin d’allora sentivamo il suo amore palpitante in Noi, e ci chiamava al lavoro delle nostre mani creatrici, per farne una delle più belle immagini nostre. Oh! come godevamo nel trovare nella nostra Volontà in chi potevamo svolgere la nostra opera creatrice. Ora, tu devi sapere che queste anime che vivono o vivranno nel mio Fiat, essendo inseparabili da Noi, quando Io, Verbo Eterno, nell’eccesso del mio Amore scendevo dal Cielo in terra, loro scendevano insieme con Me e, con a capo la Celeste Regina, formavano il mio popolo, il mio esercito fedele, la mia reggia vivente in cui Io mi costituivo vero Re di questi figli del mio Voler Divino; scendere dal Cielo senza il corteggio del mio popolo, senza regno, dove non potessi dominare con le mie leggi d’amore, non l’avrei fatto giammai. Per Noi tutti i secoli sono come un punto solo in cui tutto è nostro, tutto troviamo come in atto, perciò Io scendevo dal Cielo come dominatore e Re dei figli miei, mi vedevo corteggiato e amato come sappiamo amare Noi stessi, e fu tanto il mio Amore che li feci restare concepiti insieme con Me, stare senza di essi mi era impossibile, non trovare i figli miei che mi amassero, non l’avrei potuto tollerare, perciò fecero vita insieme nel seno della mia Mamma Sovrana, rinacquero insieme con Me, piangevamo insieme, ciò che facevo Io facevano loro, si camminava, si operava, si pregava, si soffriva insieme, e posso dire che anche sulla croce erano con Me per morire, e per risorgere alla novella vita che Io venni a portare alle umane generazioni. Perciò il regno della nostra Volontà è già stabilito, sappiamo il loro numero, sappiamo chi sono, il loro nome, già Essa ce li fa sentire palpitanti, ardenti d’amore, oh! come li amiamo e sospiriamo che giunga il tempo di uscirli alla luce del giorno nella nostra stessa Volontà sulla terra. Quindi i figli del mio Volere avranno in loro potere il mio Concepimento, la mia Nascita, i miei passi, le mie pene, le mie lacrime, e quante volte vorranno restare concepiti, rinati, tante volte lo potranno, sentiranno i miei passi, le mie pene nelle loro, perché nella mia Volontà, la mia Vita, la mia Nascita, si ripete, si rinnova in ogni istante, la possono prendere per loro, la possono dare agli altri, farò ciò che essi vogliano, sapendo che loro non faranno mai ciò che Io non voglio. Questi nostri figli rinati, cresciuti, formati, alimentati dal nostro Volere, saranno la vera gloria della nostra Creazione, che coroneranno la nostra opera creatrice, e vi metteranno il suggello del loro amore in ciascuna cosa creata per Colui che tutto ha fatto per loro, e che tanto li ha amati”.