Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano (Letture di oggi)

E, se una creatura di buona volontà , mi vorrà  amare, e farà  della sua vita un solo atto d'amore, da quando si alza a quando si addormenta, (col cuore s'intende) Io farò per quest'anima delle follie... Ho sete d'amore, ho sete di essere amato dalle mie creature. Le anime per giungere a Me, credono che sia necessaria una vita austera, penitente. Vedi come mi trasfigurano! Mi fanno temibile, mentre Io sono solamente Buono! Come dimenticano il precetto che Io vi ho dato "Amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta la tua anima ecc..." Oggi, come ieri, come domani, alle mie creature Io chiederò solo e sempre amore. (Suor Maria Consolata Betrone)

26-17 Giugno 19, 1929 La Divina Volontà e la Vita operante di Essa nella creatura. Differenza tra chi vive e chi non vive nel Fiat.


(1) La mia povera mente si perdeva nel Fiat Divino, sentivo il dolce incanto della sua luce rapitrice, e pensavo tra me: “Ma che cosa è questa Divina Volontà nella povera anima mia?” Ed il mio amato Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(2)Figlia mia, qual fortuna la tua vivere sotto il dolce incanto del mio Volere Divino, e non sai tu che Essa quando vi prende possesso della creatura vi forma la sua Vita operante, in modo che come opera in sé stessa così opera in chi regna? E più che Regina s’impone su tutto, si stende con la sua luce nella piccolezza della creatura, vi forma il suo dolce incanto all’umana volontà per essere più libera di formare la sua Vita, e siccome la Vita Divina del mio Fiat è composta di atti ripetuti non mai interrotti, non è soggetta a fermarsi, ecco perciò senti in te un’atto che non finisce mai, una luce che mai si spegne, un amore che sempre arde. Non è così per chi non vive nel mio Volere, essi sentono la Vita Divina interrotta nel loro interno, i loro atti spezzati, ora si sentono d’un modo, e ora d’un altro, la loro volontà non è investita da una luce continuata che dolcemente la pasce e l’incanta, e sentendo il dolce del mio Volere, non si dà nessun pensiero d’uscire in campo per operare umanamente; e se sentono luce, è ad intervallo. Simbolo di chi vive nella mia Divina Volontà è chi potesse stare sempre sotto del sole, la sua luce non finisce mai, né ha bisogno d’essere alimentata per non spegnersi, sicché chi potesse vivere sotto del sole, si sentirebbe piovere sempre luce, e siccome la luce contiene mirabili effetti, si pascerebbe di dolcezze, di profumi, di varietà di colori, di luci in modo da sentirsi formare in sé stessa la vita del sole. Invece, per chi non vive nel mio Volere, ancorché non fosse cattivo, è simbolo di chi vive sotto la luce del basso mondo, la quale non tiene virtù né forza di formare un dolce incanto di luce, da eclissarla tanto da non poter guardare altro che luce, e soggetta a spegnersi spesso spesso, perché non possiede in natura la virtù alimentatrice continuata, e se non si alimenta, la sua luce finisce, e siccome una luce formata dalla creatura non possiede né dolcezza, né colori, né profumi, non può sentirsi in sé formarsi la vita di quella luce. Che gran differenza per chi vive nel mio Volere Divino, e per chi vive fuori di Esso”.

(3) Sia tutto a gloria di Dio, e a bene della povera anima mia.