Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano (Letture di oggi)

Da quando Gesù ha detto che verrà  il tempo in cui i veri adoratori adoreranno Dio in spirito e verità , ogni luogo è buono per pregare. Infatti, ci sono delle persone che entrano meglio in comunione con Dio nella penombra di una chiesa. Ce ne sono altri che lo fanno meglio sotto il cielo stellato, quando sono spente le voci del mondo. Alcuni si sentono più uniti a Dio guardando un fiore o nella solitudine di una montagna. Ce ne sono altri che sentono fortemente la presenza di Dio visitando un malato o regalando un sorriso al povero. Gli altri ancora si alzano all'alba per pregare, invece per qualcuno il tramonto è il momento migliore per stare con il Signore. Infine, c'è chi in tarda serata trova l'intimità  con Dio... Come vedi, ogni luogo, ogni ora è buona per la preghiera. (Don Nikola Vucic)

19-18 Maggio 6, 1926 Come quelli che vivono nel Voler Divino sono i primi innanzi a Dio e formano la sua corona.


(1) Stavo secondo il mio solito fondendomi nel santo Voler Divino e pregavo la Mamma Celeste che venisse insieme con me, che mi desse la sua mano, affinché guidata da Lei potessi ricambiare il mio Dio di tutto quell’amore, di quell’adorazione e gloria che tutti gli devono. Ora, mentre ciò dicevo, il mio amato Gesù si è mosso nel mio interno e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, tu devi sapere che i primi innanzi alla Maestà Suprema sono quelli che sono vissuti nel mio Volere e che mai sono usciti dalla mia Volontà. La mia Mamma venne nel mondo dopo quattromila anni, eppure innanzi a Dio fu prima d’Adamo; i suoi atti, il suo amore, stanno nel primo ordine delle creature, sicché sono gli atti suoi prima di tutti gli atti delle creature, perché fu Essa la più vicina a Dio, vincolata coi vincoli più stretti di santità, d’unione e di somiglianza, e col vivere nel nostro Volere i suoi atti si rendevano inseparabili dai nostri, e come sono inseparabile, si rendono gli atti più vicini, come cosa connaturale al suo Creatore. Il prima e il dopo nella nostra Volontà non esiste, ma tutto è come atto primo, perciò chi vive nella mia Volontà, ad onta che venisse l’ultima, è sempre prima di tutto. Sicché non si guarderà l’epoca in cui le anime usciranno alla luce del tempo, ma si guarderà se la Vita della mia Volontà è stata in esse come centro di vita, regnante e dominante in tutti i suoi atti come regna e domina nel seno della Divinità, queste saranno le prime, i loro atti fatti nel nostro Volere si eleveranno su tutti gli atti delle altre creature e tutti resteranno dietro, perciò queste anime saranno la nostra corona. Vedi, come tu chiamavi la mia Mamma nel mio Volere per ricambiarmi dell’amore, adorazione e gloria, il mio Volere vi ha unito insieme, e l’amore, la gloria, l’adorazione che faceva la Sovrana Regina sono diventati atti tuoi, e i tuoi della mia Mamma, la mia Volontà tutto ha messo in comune, e gli uni si sono resi inseparabili dagli altri, ed Io sentivo in te la voce della mia Mamma, il suo amore, la sua adorazione, la sua gloria, e nella mia Mamma sentivo la voce tua che mi amava, mi adorava, mi glorificava; come mi sentivo felice, trovare e sentire la Mamma nella figlia, la figlia nella Mamma. La mia Volontà unisce tutti e tutto, non sarebbe vero vivere nel mio Volere né operato della mia Volontà, se tutto ciò che ad Essa appartiene e tutto il suo eterno operato non l’accentra nell’anima che in Essa vive e tiene il suo Regno e dominio. Se ciò non fosse, il Regno della mia Volontà sarebbe un Regno diviso, ciò che non può essere, perché la mia Volontà unisce tutto insieme il suo operato, e ne fa un atto solo, e se si dice che crea, redime, santifica e altro, sono gli effetti di quell’atto solo che mai cambia azione. Perciò chi vive nel mio Volere la sua origine è eterna, inseparabile dal suo Creatore e da tutti quelli in cui la mia Volontà ha tenuto il suo Regno ed il suo dominio.