Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano (Letture di oggi)

Oggi, trova il tempo per la preghiera. Prega innanzitutto il rosario. Continua a pregare anche quando senti che la tua preghiera è arrida o meccanica o quando sei assalito dalle distrazioni. La tua decisione di pregare piace al Signore, il tempo che offri a Dio è prezioso ai Suoi occhi ed è di grande beneficio per te e per le persone per cui preghi. Se perseveri nella preghiera i disegni di Dio sulla tua vita si realizzeranno presto. È la preghiera che ti trasforma e fa di te una creatura nuova. Nella preghiera troverai le soluzioni ai tuoi problemi e alle preoccupazioni. Attraverso la preghiera Gesù, insieme a Maria, condurrà  il tuo cuore nella Sua intimità  e nella gioia profonda. (Don Nikola Vucic)

14-8 Marzo 1, 1922 Come Gesù resta incatenato dall’anima che fa la sua Volontà, e l’anima da Gesù.


(1) Stavo molto afflitta per la privazione del mio dolce Gesù; onde, dopo molto stentare è venuto, e dalle sue piaghe faceva scorrere il suo sangue sul mio petto, intorno al mio collo, e come cadevano su di me quelle gocce di sangue, si formavano come tanti rubini fulgidissimi, che formavano il più bello degli ornamenti, e Gesù mi guardava e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, come ti sta bene la collana del mio sangue, come ti abbellisce, guarda, guarda tu stessa come ti fa parer bella”.

(3) Ed io, un po’ corrucciata perché mi aveva fatto tanto aspettare nel venire, ho detto:

(4) “Amor mio e vita mia, oh! quanto amerei per collana un tuo braccio stretto al mio collo; questo sì mi farebbe piacere, perché sentirei la vita e mi attaccherei tanto, che non ti farei più fuggire. Le cose tue, è vero, sono belle, ma quando le distacchi da Te, io non trovo Te, non trovo la vita, e ad onta delle cose tue il mio cuore delira, smania, sanguina per dolore, perché Tu non sei con me. Ah! se sapessi in che tortura mi metti quando non vieni, ti guarderesti bene di farmi tanto aspettare”.

(5) E Gesù tutto intenerito ha circondato il mio collo col suo braccio, prendendomi una mano nella sua, ed ha soggiunto:

(6) “Lo so, lo so quanto soffri, ed a contentarti ecco il mio braccio come collana intorno al tuo collo, non ne sei ora contenta? Sappi che chi fa la mia Volontà, non posso farne a meno di contentarla, perché come respira così forma l’aria del mio Volere intorno a Me, in modo che non solo mi cinge il collo, ma tutta la vita, Io resto come incatenato ed inceppato dall’anima nella stessa fortezza della mia Volontà, ma questo lungi dal dispiacermi, anzi per il gran contento che ne provo, inceppo ed incateno lei, e se tu non sai stare senza di Me, sono le mie catene, i miei ceppi che ti tengono tanto stretta, che basta un momento senza di Me che ti danno un martirio dei più dolorosi, che non c’è l’eguale. Povera figlia, povera figlia, hai ragione; Io terrò conto di tutto, ma non ti lascio, anzi mi chiudo in te per godermi l’aria del mio Volere che mi formi tu stessa, perché, aria della mia Volontà è il tuo palpito, il tuo pensiero, il tuo desiderio, il tuo moto, ed Io in quest’aria troverò il mio poggio, la mia difesa ed il più bel riposo sul tuo petto”.