Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano (Letture di oggi)

Di fronte al povero, forestiero, malato, bisognoso... c'è chi ignora e c'è chi si gira dall'altra parte perché "la cosa non lo riguarda". C'è chi all'inizio si sente a disagio, poi pensa a tutta la miseria che si accumula nella vita del bisognoso, si commuove e vorrebbe fare qualcosa. Magari regala un piccolo sorriso, un timido saluto, un gesto d'affetto. Ma deve sapere che per il sofferente questo è davvero un bel regalo. Infine c'è chi, ricordandosi delle parole di Gesù, si avvicina al bisognoso e si china sulla sua sofferenza. Vicino a noi c'è troppo dolore sordo e cieco. Ci sono troppi volti tristi e stanchi. Occorre che nessuno rimandi la carità  a una prossima volta, a più tardi. Altrimenti non avrà  il diritto di essere riconosciuto come figlio di un unico Padre. (Don Nikola Vucic)

12-49 Giugno 4, 1918 Ripetizione delle riparazioni di Gesù.


(1) Continuando il mio solito stato, stavo dicendo al mio amato Gesù: “Non disdegnare le mie preghiere, sono le tue stesse parole che ripeto, le stesse intenzioni, le anime che voglio come le vuoi Tu, e col tuo stesso Volere”. Ed il benedetto Gesù mi ha detto:

(2) “Figlia mia, quando ti sento ripetere le mie parole, le mie preghiere, volere come voglio Io, come da tante calamite mi sento tirare verso di te, e come ti sento ripetere le mie parole, tante gioie distinte sente il mio cuore, e posso dire che è una festa per Me, e mentre godo, mi sento debilitato dall’amore dell’anima tua e non ho la forza di colpire le creature; sento in te le stesse catene che Io mettevo al Padre per riconciliare il genere umano. Ah! si, ripeti ciò che feci Io, ripetilo sempre se vuoi che il tuo Gesù in tante amarezze trovi una gioia da parte delle creature”.

(3) Poi ha soggiunto: “Se vuoi stare al sicuro, ripara sempre e ripara insieme con Me, immedesimati tanto con Me, da formare un solo eco tra Me e te di riparazioni; dove c’è riparazioni, l’anima è come sotto al coperto, dove sta difesa dal freddo, dalla grandine, e da tutto; invece dove non c’è riparazione, è come chi si trova in mezzo alla strada, esposto ai fulmini, alla grandine ed a tutti i mali. I tempi sono tristissimi, e se il cerchio delle riparazioni non si allarga, passa pericolo che quelli che restino scoperti, restino fulminati dai fulmini della Divina Giustizia”.