Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano (Letture di oggi)

La tua spiritualità , e anche la personalità , si costruisce nei momenti di difficoltà . Ogni volta che preferisci il giusto al facile, il bene al male, l'eccellente al mediocre, l'essere all'apparire... la tua spiritualità  si rafforza. Fai quello che è giusto, non ciò che è facile. È una regola semplice da seguire, che può trasformare la tua vita. Qualche giorno fa ho assistito a questa scena: in un parco c'era un uomo che raccoglieva escrementi del suo cane. Intorno non c'era nessuno. Il punto è questo: ha fatto la cosa giusta in una società  in cui molti preferiscono apparire all'essere. L'uomo non sapeva che lo stavo guardando e non si aspettava né lodi né ringraziamenti, perché non c'era nessuno. Eppure ha fatto, in assoluto segreto, la cosa giusta in maniera gratuita. Ed è questo a renderlo speciale. Non sbagli mai se fai la cosa giusta. (Don Nikola Vucic)

12-12 Giugno 14, 1917 Per quanto più l’anima si spoglia da sé, tanto più Gesù la veste di Sé.


(1) Continuando il mio solito stato, stavo pregando il mio amabile Gesù che venisse in me ad amare, a pregare, a riparare, ché io non sapevo far nulla, ed il dolce Gesù, mosso a compassione della mia nullità, è venuto, trattenendosi con me a pregare, amando e riparando insieme con me, e poi mi ha detto:

(2) “Figlia mia, quanto più l’anima si spoglia da sé, tanto più la vesto di Me; quanto più crede che può far nulla, tanto più agisco Io in lei ed opero tutto; mi sento mettere in atto dalla creatura tutto il mio amore, le mie preghiere, le mie riparazioni, ecc., e per fare onore a Me stesso, sento che cosa vuol fare: Amare? Vado da lei ed amo insieme. Vuol pregare? Prego insieme. Insomma, il suo spogliamento ed il suo amore, che è mio, mi legano e mi costringono a fare insieme ciò che vuol fare, ed Io do all’anima il merito del mio amore, delle mie preghiere e riparazioni, e con sommo mio contento mi sento ripetere la mia Vita e fo scendere a bene di tutti gli effetti del mio operato, perché non è della creatura che è nascosta in Me, ma mio”.