Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 23 giugno 2025 - San Giuseppe Cafasso (Letture di oggi)

Il demonio ti tenta in mille modi: ti tenta per mezzo del male, e questo si riconosce facilmente, ma più delle volte ti tenta per mezzo del bene per turbarti. Ti presenta come volute da Dio certe opere buone, ma al di là  della tua portata. Oppure ti ispira un sacrificio pesante, che non è quello che Dio vuole da te. Fa così per scoraggiarti, per innervosirti e farti perdere la pace interiore. Vuole persuaderti che non fai abbastanza per il Signore e ti fa credere che Dio non è contento di te. Per turbare una persona assorta in preghiera, il demonio suscita i pensieri indecenti contro i quali ella reagisce con troppa veemenza perdendo però la concentrazione, la pace e il fervore. Alcune persone smettono addirittura di pregare. Il demonio suscita ogni sorta di pensieri e di scrupoli che devi semplicemente ignorare, gettandosi tra le braccia di Dio con fiducia del bambino. (Don Nikola Vucic)

8-27 Marzo 9, 1908 Le vite di tutti palpitavano nel cuore di Gesù.


(1) Continuando il mio solito stato, quando appena è venuto il benedetto Gesù, e pareva che si avvicinava a me e mi faceva sentire i palpiti del suo cuore, ma tanto forte; e nel suo palpito palpitavano tant’altri piccoli palpiti. Lui mi ha detto:

(2) “Figlia mia, in questo stato si trovava il mio cuore nell’atto della mia Passione. Nel mio cuore palpitavano tutte le vite umane, che coi loro peccati stavano tutte in attitudine di darmi la morte, ed il mio cuore, ad onta della loro ingratitudine, preso da violenza d’amore, gli restituiva a tutti la vita, perciò palpitavo sì forte e nel mio palpito racchiudevo tutti i palpiti umani, facendoli risorgere in palpiti di grazia, d’amore e di delizie divine”.

(3) Ed è scomparso. Oltre di ciò, avendo passato una giornata di molte visite, mi sentivo stanca, e nel mio interno mi lamentavo con Nostro Signore dicendo: “Allontanate da me le creature; mi sento molto oppressa, io non so che cosa trovano e vogliono da me, abbiate pietà della violenza che faccio continuamente di trattenermi con Te nel mio interno e con le creature nell’esterno”. In questo mentre è venuta la Regina Mamma, e mi ha detto, alzando la sua destra, additando nel mio interno, in cui pareva che stava l’amabile Gesù:

(4) “Figlia diletta mia, non ti opprimere, le creature corrono dove c’è il tesoro. Siccome in te c’è il tesoro dei patimenti, dove c’è racchiuso il dolce mio Figlio, perciò vengono a te. Tu però, mentre tratti con loro non ti distrarre dal tuo tesoro, facendo amare a ciascuno il tesoro che in te contieni, qual è la croce ed il mio Figlio, così li rimanderai tutti arricchiti”.