Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano (Letture di oggi)

Mi ricordo che essendo io ragazzino, mia madre mi mandò a l'accogliere le ova nel pollaio: uscendo non badai alla porticina, e percossi d'una forte capata, sicchè più giorni portai l'ammaccatura. Omobono mi disse: Tientela a mente per sapere poi nel mondo alzarli e abbassarli a tempo. Un altro di, volendo varcare un fossatello troppo largo, vi cascai. Egli dopo che m'ebbe tratto fuori, rasciutto e consolato, mi disse: Da qui innanzi ti ricorda sempre di far il passo secondo la gamba. Mio fratello aveva avuto in regalo una pianta di limone, e vedendola carica di fiori, li colse e ne fece un mazzolino che mostrava a tutti, che a tutti facea annasare. Ma venne l'estate, e il limone di mio fratello non portò verun frutto, ond' egli se ne lamentava. Omobono gli disse: Figlimi mio, chi vuol aver frutti non colga tutti i fiori. (San Giovanni Bosco)

8-17 Novembre 18, 1907 L’anima vivendo il suo nulla si riempie di Dio.


(1) Trovandomi nel solito mio stato, quando appena è venuto il benedetto Gesù, ed io appena visto ho detto: “Dolce mia vita, quanto mi sono fatta cattiva, mi sento ridotta nel nulla, niente mi sento più in me, tutto è vuoto, solo vi sento nel mio interno un incanto, ed in questo incanto aspetto Te, che mi riempissi, ma invano aspetto questo riempimento, anzi mi sento ritornare sempre nel nulla”.

(2) E Gesù: “Ah! figlia mia, e tu ti affliggi ché ti senti ridotta nel nulla? Anzi ti dico, quanto più la creatura si riduce nel nulla, tanto più è riempita del Tutto; e fosse anche un’ombra di sé che lasciasse, quell’ombra impedisce che Io mi potessi dare tutto, tutto all’anima. Ed il tuo ritornare sempre nel nulla significa che vai sperdendo il tuo essere umano per riacquistare il Divino”.