Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano (Letture di oggi)

Una sera, un signore venne nella nostra casa e mi disse: « C'è una famiglia di indu con Otto figli, che da molto tempo non hanno da mangiare. Fate qualcosa per loro ». Presi un po' di riso e andai subito. Potei constatare sui volti dei bambini una fame tremenda. E tuttavia, quando la madre prese il riso lo divise in due porzioni ed uscì. Allorché fu di ritorno le chiesi: « Dove siete stata? Cosa avete fatto?». Ella mi diede una sola risposta: « Anche loro avevano fame ». Aveva dei vicini alla porta accanto, una famiglia musulma­na, e lei sapeva che avevano fame. Non portai dell'al­tro riso per quel giorno, perché volevo che essi speri­mentassero la gioia di donare. Non ero sorpresa che lei sentisse il desiderio di donare, ma ero sorpresa che sapesse che erano affamati. Anche noi sappiamo? Ab­biamo il tempo anche solo di sorridere a qualcuno? (Madre Teresa di Calcutta)

8-11 Settembre, 1907 Quanto più l’anima è uguale in tutto, tanto più si avvicina alla perfezione divina.


(1) Vi passo giorni amarissimi, con continue privazioni, al più ad ombra ed a lampo, e quasi con continue minacce di mandare castighi. Oh! Dio, che parapiglia, pare il mondo sconvolto, tutti sono in attitudine di far rivoluzione, di uccidersi; il Signore pare che ritira la sua Grazia e gli uomini divengono tante belve feroci, del resto è meglio tacere di queste cose, perché il parlarne amareggia troppo la povera anima, bastantemente satolla di amarezze. Onde, questa mattina quando appena è venuto il benedetto Gesù, e mi ha detto:

(2) “Tutte le opere di Dio sono perfette, e la loro perfezione si conosce dall’essere tonde o al più quadre, tanto che nessuna pietra viene messa nella Gerusalemme Celeste, che non sia tonda o quadra”.

(3) Io non capivo niente di ciò; solo che facevo per guardare nella volta dei cieli e vedevo le stelle, il sole, la luna, ed anche la stessa forma della terra, tutti tondi; ma del resto non capivo il significato di ciò, ed il Signore ha soggiunto:

(4) “La rotondità è uguale in tutte le parti, sicché l’anima per essere perfetta, dev’essere uguale in tutti gli stati, in tutti gli accidenti, siano prosperi o avversi, dolci o amari. L’uguaglianza deve circondarla in tutto, da formarla a modo di un oggetto rotondo; altrimenti se non è uguale in tutte le cose, non potrà entrare bella e liscia dalla parte della Gerusalemme Celeste, e non potrà ornare a modo di stella la patria dei beati, sicché quanto più l’anima è uguale in tutto, tanto più si avvicina alla perfezione divina”.