Sotto il Tuo Manto

Venerdi, 27 giugno 2025 - San Cirillo d'Alessandria (Letture di oggi)

Solo la spiritualità  ci insegna che nel morire si può rinascere e che la vita si muove unicamente attraverso la morte. Solo la spiritualità  ci insegna al processo di crescita e alla vita piena. Osserva un fiore. La sua è una bellezza gioiosa e prorompente di grazia che non può far dimenticare, a chi lo ammira, la sua breve vita. Il fiore sintetizza in maniera magnifica l'unione indissolubile che c'è tra la vita e la morte: grazie al suo splendore non si teme la morte e non si viene imprigionati nella vita. Se non pensi alla morte, non puoi ritenerti una persona spirituale. E poi, tu potresti anche rimuovere il pensiero della morte, ma il problema è che la morte non si dimentica di te. (Don Nikola Vucic)

7-75 Gennaio 10, 1907 Il male che forma il proprio gusto.


(1) Trovandomi nel solito mio stato, quando appena è venuto il benedetto Gesù e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, è tanto l’attacco delle creature al proprio gusto, che sono costretto a contenermi i miei doni, perché invece di attaccarsi al Donatore, s’attaccano ai miei doni, idolatrando i miei doni con offesa del Donatore, sicché, se trovano il proprio gusto fanno, cioè, non fanno, soddisfano il proprio gusto; se non c’è gusto, non fanno niente, sicché il proprio gusto forma una seconda vita nelle creature. Ma misere, non sanno che dove c’è il proprio gusto, difficilmente ci può essere il gusto divino, anche nelle stesse cose sante. Sicché ricevendo i miei doni, le grazie, i favori, non deve appropriarli come cose sue, formandone un gusto proprio, ma tenerli come gusti divini, servendosene per amare maggiormente il Signore, pronta a sacrificarli allo stesso amore”.