7-68 Novembre 20, 1906 L’ubbidienza comunica la fortezza divina all’anima.

(1) Continua il mio povero stato pieno d’amarezza, ma di pace, per le quasi continue privazioni che subisco; appena a lampo l’ho visto dicendomi:
(2) “Figlia mia, l’ubbidienza è un muro irremovibile, e tale rende l’anima; non solo, ma per essere irremovibile è necessario essere forte, robusto, e l’ubbidienza comunica la fortezza divina, in modo che tutte le cose innanzi alla fortezza divina che lei tiene, restano deboli in modo che essa può smuovere tutto, e ad essa non la può smuovere nessuno”.
(3) Ed è sparito via.