Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano (Letture di oggi)

A diciott'anni chiesi insistentemente ai genitori il permesso di ritirarmi in un convento. Ne ebbi un categorico rifiuto. Allora mi diedi alle vanità  della vita, anche se l'anima non trovava in esse soddisfazione alcuna. Fu la grazia del Signore ad avere il sopravvento su di me. Una volta mi ero recata a ballare in compagnia di mia sorella. Al momento d'iniziare la danza, scorsi d'un tratto accanto a me Gesù flagellato, nudo e coperto di ferite. Si volse a me e mi disse: «Per quanto ancora ti sopporterò? Fino a quando continuerai a deludermi?». La musichetta allegra allora tacque al mio orecchio e più non vidi la compagnia in cui mi trovavo. Poco dopo, scivolai via senza che nessuno si accorgesse. Entrai nella cattedrale. Cominciava ad imbrunire e vi si trovavano pochissime persone. Mi prostrai a terra con le braccia in croce. All'istante udii queste parole: «Parti immediatamente per Varsavia, lì entrerai in convento!». (Santa Faustina Kowalska)

7-17 Maggio 15, 1906 L’anima è come una spugna, se reprime sé stessa s’impregna di Dio.


(1) Continuando il mio solito stato, sentivo un’estrema afflizione per la privazione del benedetto Gesù e quasi stanca e sfinita di forze. Or quando appena si è fatto vedere nel mio interno, mi ha detto:

(2) “Figlia mia, è un continuo reprimere che l’anima deve fare a sé stessa, perché l’anima è come una spugna, se reprime sé stessa s’impregna di Dio, e impregnandosi di Dio, sente la vita di Dio in sé stessa, e quindi l’amore alla virtù, tendenze sante, si sente espugnata sé stessa e trasformata in Dio, e se non reprime sé stessa, resta impregnata di sé stessa, e quindi sente tutti gli effetti che contiene la corrotta natura, tutti i vizi escono a far capolino, la superbia, l’invidia, la disubbidienza, l’impurità, ecc. ecc”.