Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano (Letture di oggi)

Quando dimentica la croce, l'uomo vuole brillare e primeggiare. Questo è naturale. Costa molto spogliarsi di sé stesso e diventare povero. Nessuno vuole essere piccolo. Nessuno desidera arrivare secondo. Ognuno è convinto di valere tanto. Ognuno pensa che quello che conta è fare, organizzare. Ma all'ora della verità  il tuo fare, il tuo organizzare non ti salverà . Il cuore della Chiesa non è lì dove si organizza bensì dove si prega. Solo umiltà  riesce a fare di argine al passaggio della grazia nella tua vita. Pregare con umiltà  e perseverare, farsi piccolo e superare se stesso ogni giorno, questa è la vera vittoria. (Don Nikola Vucic)

6-109 Maggio 20, 1905 Modo di soffrire.


(1) Questa mattina stavo pensando quando il benedetto Gesù restò tutto slogato sulla croce, e dicevo tra me: “Ah! Signore, quanto potesti restare compenetrato da queste sì atroce sofferenze, e come la vostra anima potette restare afflitta”. In questo mentre, quasi ad ombra è venuto e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, Io non mi occupavo delle mie sofferenze, ma mi occupavo dello scopo delle mie pene, e siccome nelle mie pene vedevo compita la Volontà del Padre, soffrivo, e nel mio stesso soffrire trovavo il più dolce riposo, perché il fare la Volontà Divina contiene questo bene, che mentre si soffre vi si trova il più bel riposo; e se si gode, e questo godere non è voluto da Dio, nello stesso godere vi si trova il più atroce tormento. Anzi, quanto più mi avvicinavo al termine delle pene agognando di compire in tutto la Volontà del Padre, così mi sentivo più alleggerito, ed il mio riposo si faceva più bello. Oh! quanto è diverso il modo che tengono le anime, se soffrono o operano non hanno né la mira al frutto che possono ricavare, né l’adempimento della Volontà Divina, si concentrano tutte nella cosa che fanno, e non vedendo i beni che possono guadagnare, né al dolce riposo che porta la Volontà di Dio, vivono infastidite e tormentate, e fuggono quanto più possono il patire e l’operare, credendo di trovare riposo e vi restano più tormentate di prima.