Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano (Letture di oggi)

Gesù, ti ringrazio d'aver bevuto prima di me l'amaro calice che a me porgi già  addolcito. Ecco ho accostato le mie labbra a questo calice della tua santa volontà . Avvenga di me ciò che, prima di tutti i secoli, la tua sapienza ha stabilito. Desidero vuotare fino in fondo il calice a cui fui predestinata. Una simile predestinazione non sarà  oggetto del mio esame: la mia fiducia sta nel venir meno di ogni mia speranza. In te, Signore, tutto è buono; tutto è dono del tuo cuore. Non preferisco le consolazioni alle amarezze, né le amarezze alle consolazioni: ti ringrazio, Gesù, per ogni cosa. Sono felice di fissare il mio sguardo su di te, Dio incomprensibile. È in questa esistenza singolare che il mio spirito dimora, e qui io sento di trovarmi a casa mia. O bellezza non creata, chi ha conosciuto te una volta sola, non può amar altro. Trovo dentro di me una voragine e nessuno, se non Dio, la può colmare. (Santa Faustina Kowalska)

6-65 Agosto 15, 1904 La malinconia è all’anima come l’inverno alle piante. Il trionfo della Chiesa non è lontano.


(1) Questa mattina mi sentivo tutta oppressa, ed una malinconia che tutta mi riempiva l’anima. Pare che il benedetto Gesù non tanto mi ha fatto stentare, e nel vedermi così oppressa mi ha detto:

(2) “Figlia mia, che hai con questa malinconia? Non sai tu che la malinconia è all’anima come l’inverno alle piante, che le spoglia di foglie e l’impedisce di produrre fiori e frutti, tanto che se non venisse l’allegrezza della primavera e del caldo, le povere piante resterebbero inabilitate e finirebbero col seccare. Così è la malinconia all’anima, la spoglia dalla freschezza divina che è come pioggia che fa tutto rinverdire le virtù; la inabilita a fare il bene, e se lo fa, lo fa stentatamente e quasi per necessità, ma non per virtù; impedisce di crescere nella grazia e se non si scuote con una santa allegrezza, che è una pioggia primaverile, che dà in brevissimo tempo lo sviluppo alle piante, finirà col seccare nel bene”.

(3) Ora, mentre ciò diceva, dentro d’un lampo ho visto tutta la Chiesa, le guerre che devono subire i religiosi e che devono ricevere dagli altri; guerre tra le società; pareva un parapiglia generale; pareva pure che il Santo Padre doveva servirsi di pochissime persone religiose, tanto per ridurre nel buon ordine lo stato della Chiesa, i sacerdoti ed altri, quanto per la società in questo stato di sconvolgimenti. Ora, mentre ciò vedevo, il benedetto Gesù mi ha detto:

(4) “Credi tu che il trionfo della Chiesa è lontano?”

(5) cose scompigliate?”

(6) E Lui: “Anzi ti dico che è vicino, è un cozzamento che deve succedere, ma forte, e perciò lo permetterò tutto insieme tra i religiosi e i secolari per abbreviare tempo. Ed in questo cozzamento tutto di scompiglio forte, succederà il cozzamento buono ed ordinato, però, in tale stato di mortificazione, che gli uomini si vedranno perduti, gli darò tanta grazia e lume da conoscere il male e di abbracciare la verità, facendoti soffrire anche per questo scopo. Se con tutto ciò non mi daranno retta, allora ti porterò in Cielo, e le cose succederanno ancor più gravi ed andranno un po’ più per le lunghe per il desiderato trionfo”.