Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano (Letture di oggi)

Camminavo verso la mia cella. All'improvviso, venni circondata da una quantità  di esseri simili a cani neri, enormi urlanti, quasi che coi loro balzi contro di me mi volessero sbranare. Compresi che erano demoni. Uno di essi parlò ringhiando con furore: «Poiché tu questa notte ci hai sottratto molte anime pregando in favore di quei peccatori che hanno perduto la speranza, noi ti faremo a brani!». Risposi: «Sbranatemi pure, se questa è la volontà  di Dio. Vuol dire che l'ho meritato; ma, esercitando la giustizia, egli non perde la misericordia». A queste parole, i demoni ringhiarono tutti insieme: «Via, via! È con lei l'Onnipotente!». Scomparvero come la polvere, come il rumore della strada. Ripresi il cammino verso la mia cella, riflettendo sull'imperscrutabile misericordia divina. Udii la voce di Gesù: «Satana odia ogni anima, ma per te si strugge d'una rabbia forsennata, perché strapperai molte anime all'inferno diffondendo il culto della mia misericordia». (Santa Faustina Kowalska)

4-172 Gennaio 10, 1903 Le parole che più consolano la dolce Mamma sono: “Dominus Tecum”.


(1) Questa mattina, dopo aver molto stentato è venuta la Regina Madre col Bambino in braccio, e me l’ha dato a me dicendomi che lo tenessi cogli atti continui d’amore corteggiato. Ho fatto per quanto ho potuto e mentre ciò facevo, Gesù mi ha detto:

(2) “Diletta mia, le parole più gradite e che più consolano la mia Madre, è il “Dominus Tecum”, perché non appena furono pronunziate dall’arcangelo, sentì in sé comunicarsi tutto l’Essere Divino, e quindi si sentì investita del divino potere, in modo che il suo, a fronte del potere divino, si disperdette, e mia Madre rimase col potere divino nelle sue mani”.