Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano (Letture di oggi)

"Non vi conosco!" - è la frase più terribile che il Signore potrebbe dire anche a me e a te. Devo dire che ogni giorno mi rammento di queste parole. Possiamo andare alla Messa, pregare ogni giorno e rincorrere nello stesso disconoscimento raccontato da Gesù. E questo accade perché molto spesso ciò che preghiamo non tocca la nostra vita in profondità . Allora non ci resta che entrare già  da adesso nella Sua conoscenza e familiarità  attraverso la preghiera e spiritualità . Dobbiamo anche superare lo spessore delle apparenze e riconoscere il Suo volto nel povero, malato, bisognoso... Si, bisogna riconoscerlo, amarlo e adorarlo nel Santissimo Sacramento, ma bisogna riconoscerlo e amarlo in ogni fratello. (Don Nikola Vucic)

4-156 Dicembre 3, 1902 Turbazioni in riguardo all’ubbidienza, Gesù la rasserena.


(1) Questa mattina, trovandomi nel solito mio stato e continuando i miei timori, nel venire il benedetto Gesù gli ho detto: “Vita della mia vita, donde vieni che non mi fate ubbidire agli ordine dei superiori?”

(2) E Lui: “E tu, figlia mia, non vedi da dove viene il contrasto? Che il volere umano non si unisce col Divino e si danno il bacio insieme, in modo da formare un solo; e quando c’è contrasto tra questi due volere, essendo superiore il Volere Divino, il volere umano ci deve perdere per forza. E poi, che altro vogliono? Se Io ti ho detto che se vogliono ti faccio cadere in questo stato, se non vogliono ti faccio ubbidire, in riguardo all’ubbidienza che Io ti devo far cadere ed Io ti devo far riavere senza che loro vengano, lasciando la cosa indipendente da loro, e tutta a mia disposizione. Resta a Me se ti voglio tenere un minuto o mezz’ora in questo stato, se ti devo far soffrire o no, questo resta tutto a cura mia, e volendo loro diversamente sarebbe un volermi dettare leggi del modo, del come e del quando Io debbo fare le cose; questo sarebbe un volersi ficcare troppo nei miei giudizi e farmi da maestro, cui la creatura e tenuta di adorare e non d’investigare”.

(3) Sono lasciata che non ho saputo che rispondere. Vedendo che non rispondevo, ha soggiunto:

(4) “Questo non volersi persuadere mi dispiace assai; tu però nei contrasti e mortificazioni non avere il sguardo in quelli, ma fissalo in Me che fui il bersaglio delle contraddizioni, e soffrendoli tu verrai a renderti più simile a Me; così la tua natura non potrà spostarsi, ma ti resterai calma e quieta. Voglio che facci da parte tua, per quanto puoi ad ubbidirli, ed il resto lascialo a cura mia, senza turbarti”.