Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano (Letture di oggi)

Scribi e farisei giudicano presto credendo di essere nel giusto, ma sono incapaci di accorgersi delle travi presenti nei loro sguardi. La presunzione di sentirsi apposto non permette di vedere gli altri come fratelli bensì come degli inadempienti, peccatori. Non accade, talvolta, di farci paladini delle più ardite battaglie proprio mentre la nostra esistenza è in totale dissonanza con ciò che proclamiamo? La rettitudine, prima ancora che esprimersi nei gesti e nelle parole, ha la sua origine naturale nel cuore. A nulla serve potare un albero se non si ha cura di concimare le radici. Serve a poco curare i comportamenti se non si cura il cuore. A chi si preoccupa di tenere pulite le mani, il Signore chiede di guardare se è puro il cuore. (Don Nikola Vucic)

3-65 Aprile 25, 1900 La purità nell’operare è luce.


(1) Trovandomi fuori di me stessa e non trovando il mio dolce Gesù, ho dovuto girare molto per andare in cerca di Lui. Alla fine l’ho trovato in braccia alla Regina Mamma che succhiava il latte dalle sue mammelle, per quanto gli dicevo e facevo, pareva che non si brigava di me, anzi neppure mi guardava. Chi può dire la pena del mio povero cuore, nel vedere che Gesù non si curava di me? Onde dopo aver rotto il freno alle lacrime, avendo di me compassione, è venuto fra le mie braccia ed ha versato nella mia bocca un poco di quel latte che aveva succhiato della Mamma Regina.

(2) Dopo ciò ho guardato nel suo petto, e teneva una piccola perla, tanto risplendente che investiva l’umanità santissima di Nostro Signore di luce. Onde, volendo sapere il significato, ho domandato a Gesù che cosa fosse quella perla, che mentre pare così piccola spande tanta luce. E Gesù:

(3) “La purità del tuo patire, che mentre è piccolo, ma siccome soffri per solo amor mio e saresti pronta a soffrire altro se Io te lo concedessi, ecco la causa di tanta luce. Figlia mia, la purità nell’operare è tanto grande, che chi opera per il solo fine di piacere a Me solo, non fa altro che mandare luce in tutto il suo operare. Chi non opera rettamente, anche il bene non fa altro che spandere tenebre”.

(4) Quindi ho visto nel petto di Nostro Signore, e teneva uno specchio tersissimo, e pareva che chi camminava rettamente restava tutto assorbito in quello specchio, chi no, ne restava fuori, senza che potevano ricevere nessuna impronta dell’immagine del benedetto Gesù. Ah! Signore, tenetemi tutta assorbita in questo specchio divino, acciò nessun altra ombra d’intenzione io abbia nel mio operare.