Sotto il Tuo Manto

Lunedi, 16 giugno 2025 - Sant´ Aureliano (Letture di oggi)

Una delle lezioni più preziose che mi ha offerto il cammino di fede è che bisogna accettare con serena fiducia le avversità  della vita. Le prove, i periodi difficili, le croci mi hanno insegnato ad avere pazienza e a prendere le distanze dal risultato immediato. Mi hanno permesso di costruire dentro di me un castello spirituale in modo che la mia serenità  non dipenda da ciò che accade nel mondo esterno. Sono nel mondo ma non del mondo. Devo viverci, ma non ho bisogno delle sue ricompense per essere felice. Trovo la felicità  nella mia missione e in Dio. Per molti anni ho lavorato sodo su me stesso. Ma la strada è ancora lunga: c'è ancora tanto da fare, molto da imparare, molti difetti da correggere, molte montagne interiori da superare... Ma con l'aiuto del Signore ce la posso fare. (Don Nikola Vucic)

3-25 Gennaio 5, 1900 Effetti del peccato e della confessione.


(1) Trovandomi nel solito mio stato, mi sono sentita uscire fuori di me stessa e ho trovato l’adorabile mio Gesù, ma, oh! quanto mi vedevo piena di peccati innanzi alla sua presenza! Nel mio interno mi sentivo un forte desiderio di fare la mia confessione a Nostro Signore, quindi, a Lui rivolgendomi, ho incominciato a dire le mie colpe, e Gesù mi ascoltava. Quando ho finito di dire, rivolgendosi a me con un volto pieno di mestizia mi ha detto:

(2)Figlia mia, il peccato è un abbraccio velenoso e mortifero all’anima, non solo, ma come pure a tutte le virtù che nell’anima si trovano, se è grave; se poi è veniale, è un abbraccio feritore, che rende l’anima molto debole ed inferma, ed insieme con essa si infermano le virtù che aveva acquistato. Che arma micidiale è il peccato! Solo il peccato può ferire e dare morte all’anima! Nessun’altra cosa può nuocerla, nessun’altra cosa la rende innanzi a Me obbrobriosa, odiosa, che il solo peccato”.

(3) Mentre dicevo ciò, io comprendevo la bruttezza del peccato e sentivo tale una pena, che non so neppure esprimerla. E Gesù, vedendomi tutta compenetrata, ha alzato la benedetta destra e ha pronunziato le parole dell’assoluzione. Poi dopo ha soggiunto:

(4)Come il peccato ferisce e dà morte all’anima, così il sacramento della confessione dà la vita e la risana dalle ferite, e restituisce il vigore alle virtù, e questo, più o meno, secondo le disposizioni dell’anima, così opera la virtù del sacramento”.

(5) Mi pareva che l’anima mia avesse ricevuto nuova vita, non scorgevo più quel fastidio di prima dopo che Gesù mi diede l’assoluzione. Sia sempre ringraziato e glorificato il Signore!